People Mover, il pm indaga sulla sicurezza

Fascicolo senza reati nè indagati. Sotto la lente il malfunzionamento della navetta. Accertamenti dei carabinieri già ad aprile 2020

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di Nicola Bianchi

Una volta il maltempo, un’altra i guasti o i rumori assordanti. I blocchi, i malfunzionamenti, le reprimende del Comune contro la società che gestisce le navette, la Marconi Express. Grane su grane sul povero People Mover che ora sono finite dritte in Procura in un fascicolo aperto a modello 45 – conoscitivo, senza ipotesi di reato nè indagati – che dovrà accertare il perché dei ripetuti singhiozzi delle tre navette che collegano l’aeroporto alla stazione in 7 minuti. Ma soprattutto la sua sicurezza. La firma è del procuratore capo Giuseppe Amato, che ha già dato delega alla ’sua’ polizia giudiziaria di accendere i fari sulla situazione e ricostruire i passaggi che hanno portato, il 18 novembre 2020 – ieri un anno esatto –, alla messa in movimento della sopraelevata.

L’INFORMATIVA

Il malfunzionamento del People Mover è ormai un caso e l’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso da tempo stracolmo risale a domenica quando il servizio è stato nuovamente sospeso. Uno stop che, ancora una volta, ha creato "allarme sociale" negli utenti "circa la funzionalità dell’opera" e che ha portato martedì i carabinieri della stazione Navile a depositare un’informativa negli uffici di via Garibaldi. Un plico di pagine, dove si ipotizzano reati (che al momento la Procura non ipotizza), con il quale si chiede di attivare una serie di accertamenti a partire dalla sicurezza delle navette capaci di trasportare 220mila passeggeri la scorsa estate. L’ultima volta (domenica) stoppate però per un problema ad alcuni giunti dei binari che si muovono meno rispetto ad altri. Così da gennaio sono già 15 i fermi comunicati dal gestore.

L’ALTRA INDAGINE

Da quanto trapela, non sarebbe la prima volta che l’attenzione degli inquirenti sbatte sull’opera. Già, perché un’indagine d’iniziativa, sempre dell’Arma, prese vita nell’aprile 2020 quando partì la richiesta alla ’Marconi’ di fornire una serie di documenti relativi a progetto, collaudo e messa in esercizio del trenino che ancora non era pronto. Atti che arrivarono immediatamente, con il gestore che garantì la "totale sicurezza" del trenino, precisando poi che il posticipare del ’via’ era dovuto esclusivamente ai problemi legati alla crisi Covid. A ottobre si infuriò anche l’ex sindaco Virginio Merola ("se non si parte, cadranno delle teste"), ma all’alba del 18 novembre il People Mover inaugurò il primo viaggio. Stoppando gli accertamenti investigativi.

TESTIMONI

Fino a domenica scorsa: nuovo blocco, nuove polemiche, nuova reprimenda questa volta del neo sindaco Matteo Lepore: "Non intendiamo accettare questo tipo di inerzia del gestore – disse –, pronti alla risoluzione del contratto". Lepore, Merola, poi l’ex assessore alla Mobilità Claudio Mazzanti, l’ad di ’Marconi’ Rita Finzi e la responsabile del procedimento della società, Mirka Rivola, sono i nomi che i carabinieri, pronti nelle prossime ore ad acquisire i primi documenti, chiedono adesso alla Procura di ascoltare per fare chiarezza sulle navette.

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