"Per la luce 100mila euro in più Ci servono subito sostegni"

"La politica energetica va rivista a livello europeo. E basta disparità tra piccole. e grandi aziende"

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"Se il governo non ci dà una mano con il decreto di giovedì (domani, ndr), aziende come la mia in un anno rischiano di pagare centomila euro in più di bollette".

Roberta Piccinini (foto a destra), 53 anni, è una delle titolari nonché direttrice generale della Lamipress srl di Monte San Pietro. L’azienda, specializzata nella lavorazione di laminati metallici, è stata fondata nel 1979, e ha 14 dipendenti. Da presidente nazionale e regionale Cna per il mestiere della meccanica, Piccinini fa anche un quadro d’insieme che – ad oggi – non è per nulla incoraggiante.

Alla Lamipress la stangata del caro-bollette e del caro-energia è già arrivata?

"Le ultime bollette di fine novembre già segnano un raddoppio dei costi rispetto all’anno corso. Quelle di dicembre-gennaio ancora non le ho viste, ma vedendo l’andamento, mi aspetto che saranno triplicate".

Facciamo due conti: per un’azienda come la sua che cosa significa?

"Noi paghiamo 50mila euro all’anno di luce e 15mila euro circa di gas. Non ci vuole una laurea in matematica per capire che pagheremo centomila euro in più rispetto all’anno scorso".

Domani si aspetta che il governo prenda provvedimenti sul caro bollette e il caro energia?

"Mi auguro che arrivino aiuti. Anche perché la piccola impresa è già abbastanza penalizzata. Il costo dell’energia rispetto alla media europea è maggiore del 33,5 per cento... senza contare che le piccole rispetto alle gransu territorio nazionale consumano meno e hanno mediamente un costo dell’energia più alto, direi quattro volte maggiore. A questo va aggiunto il recente incremento...".

Quali contromisure intendete prendere?

"Finora siamo riusciti a rendere gli incrementi sostenibili, aumentando i prezzi ai clienti. Ma, chiaramente, non si riesce ad assorbire del tutto l’esborso maggiore del caro-bollette. In più, il vero rischio, è che andando avanti così, le piccole imprese non saranno più competitive".

Ci spieghi meglio...

"Alzando troppo i prezzi, rischiamo di finire fuori mercato coi clienti che – visti gli aumenti troppo elevati – si rivolgono altrove".

Il direttore generale di Cna, Claudio Pazzaglia, stima in un 5-6 per cento le aziende che potrebbero chiudere...

"Di sicuro la politica energetica italiana va rivista. Ma non si può agire solo a livello nazionale, si deve intervenire a livello europeo. In più è fondamentale che la disparità tra piccola e grande impresa, quando si parla di caro-energia, vada colmata. O, davvero, la situazione rischia di diventare insostenibile per la nostra impresa e le tante altre della meccanica".

ros. carb.

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