"Pfizer, rischio tagli al 50%" Poi l’allarme dosi rientra

Le preoccupazioni di Bonaccini e Donini nelle prime ore della giornata . Figliuolo: "Riduzione del 5%". L’assessore: "Soddisfatti, ringrazio il generale"

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di Donatella Barbetta

Dal rischio taglio forniture del 50% in luglio, alle rassicurazioni sulle consegne dei vaccini: è accaduto ieri, nel giro di poche ore. "Abbiamo il rischio che Pfizer a luglio rallenti rispetto alle forniture che attendevamo, stiamo discutendo con il Governo proprio in queste ore e questi giorni". Le parole del governatore Stefano Bonaccini, ospite ieri di Mattino5, aprono la giornata. A fine mattinata, l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, a Porretta per il progetto sulla riapertura del punto nascita, aggiunge che "la quantificazione del taglio" nelle forniture di vaccini Pfizer per luglio "è ancora oggetto di approfondimento" da parte della struttura commissariale e le Regioni "attendono riscontri puntuali". Per Donini, il pericolo di una riduzione "si aggira sicuramente su una percentuale superiore al 40% e non è escluso anche attorno al 50%", comunque "sono ore di lavoro, presto uscirà una comunicazione ufficiale", "ma non mettiamo mai in discussione le seconde dosi".

La rassicurazione da parte della struttura commissariale arriva poco dopo: "La differenza tra le consegne di giugno e quelle di luglio sarà di 0,8 milioni di

dosi, pari al 5% circa, in termini percentuali", quindi "nel terzo trimestre dell’anno, luglio, agosto e settembre, le previsioni relative ai vaccini a Rna messaggero sono assolutamente coerenti con l’obiettivo del piano, che prevede – a livello nazionale – la vaccinazione entro fine settembre dell’80% della platea delle persone che possono sottoporsi a vaccinazione".

Questa volta, e siamo arrivati al pomeriggio, Donini pare sollevato: "Quanto comunicato oggi dalla struttura commissariale del generale Figliuolo, che ringrazio, ci lascia soddisfatti. Per tutti noi è fondamentale poter proseguire a pieno ritmo le somministrazioni di vaccini anti-Covid, attendiamo quindi la formalizzazione delle forniture di luglio per continuare la campagna vaccinale senza che vi siano problemi". E aggiunge una precisazione. "Ancora ieri (martedì, ndr) – prosegue Donini, che è anche coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni – si temevano riduzioni di dosi tali da portare a un rallentamento della campagna vaccinale. Ritengo che l’interlocuzione con la struttura commissariale che abbiamo avuto in commissione sanità in Conferenza delle Regioni sia stata utile anche su questo.

L’attenzione è elevata anche sulla variante Delta: si attende la conclusione delle analisi sui due campioni sospetti relativi ad altrettanti ricoverati del Sant’Orsola, mentre ne sono stati accertati 25 a Piacenza e tre a Modena. "Tutti i casi sono oggetto di una attentissima indagine epidemiologica dei contatti", assicura Donini e tra i contagiati di Piacenza, "solo uno aveva fatto una dose di vaccino". La mutazione Delta "in Gran Bretagna un po’ di spavento lo crea – ammette Bonaccini – può fare paura, però se si è vaccinati fa molta molta meno paura" e con il vaccino "bisogna dare l’ultima zampata".

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