Polis Aperta: "Pregiudizi dall’ala antagonista. Ma al corteo ci saremo"

"Le associazioni storiche ci appoggiano. Andiamo alle manifestazioni dal 2009"

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"Al Pride ci saremo. Non avremo lo striscione con la scritta ’Polis Aperta’ per evitare di provocare parte della rete degli organizzatori, ma indosseremo la nostra maglietta con il simbolo e la scritta ’Diversamente uniformi’". Simonetta Moro (foto), agente della polizia locale di Bologna, lesbica, già presidente dell’associazione Lgbt delle forze di polizia e forze armate, oggi è nel direttivo di Polis Aperta che, ricorda, "è guidata da Alessio Avellino, primo poliziotto trans nella polizia di Stato".

Nonostante le polemiche, sfilerete al corteo.

"Sì. Saremo meno di una decina, quasi tutte donne. Ho parlato con Camilla Ranauro, presidente del Cassero e nella rete di Rivolta Pride. Abbiamo aperto un dialogo positivo che continuerà con l’aiuto dell’amministrazione. Anche perché noi al Pride ci andiamo dal 2009...".

Come mai, allora, questo veto alle vostre bandiere?

"Tutto nasce dalla realtà bolognese che organizza il Pride. Si tratta di una rete molto composita: è l’ala antagonista della rete che ha promosso l’esclusione dalla manifestazione. Ma le associazioni storiche si stanno dissociando. Abbiamo avuto il sostegno di Arcigay, Agedo, famiglie arcobaleno. Le fasce più estremiste del movimento Lgbt bolognese ci associano all’aspetto più repressivo della polizia. Per questo vorrei che ci conoscessero. E con l’aiuto della presidente del Cassero credo che inizieremo un percorso".

Com’è il clima nella polizia?

"Ho appena fatto un corso come docente sul clima d’odio verso persone Lgbt a colleghi e colleghe della polizia locale e di Stato dell’Emilia Romagna. L’adesione era volontaria e hanno partecipato in 33. Siamo pronti al confronto e ad abbattere i pregiudizi. Dai fatti dello Stonewall Inn di New York c’è stata un’evoluzione".

Sui social c’è chi scrive: ’Sbirri siete e sbirri rimarrete...’

"Ho 50 anni, siamo abituati alle proteste... Ma mi paiono slogan vuoti, mentre noi vorremmo confrontarci. E al Pride è successo: quando hanno capito che eravamo della polizia in tanti ci hanno detto, ’Bello, incredibile!’".

ros. carb.

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