Quarta dose di vaccino a Bologna, al via le prenotazioni per over 80

Riguardano chi ha dagli 80 anni in su, dai 60 ai 79 con patologie e ospiti della Rsa. Nel Bolognese la platea è di circa 87mila persone

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di Monica Raschi

Al via, da oggi, le prenotazioni per le quarte dosi riservate a tutte le persone che hanno dagli 80 anni in su, ma anche per tutti coloro che sono considerati soggetti fragili e che hanno fra i sessanta e i 79 anni, oltre a tutti gli ospite di Rsa e Cra a prescindere dall’età: una platea potenziale che, nel Bolognese, riguarda circa 87 mila persone. Le somministrazioni inizieranno da domani presso gli hub vaccinali ancora aperti, le Case della salute, i medici di famiglia, a domicilio per le persone in regime di assistenza domiciliare o impossibilitate a muoversi e presso gli ambulatori dei centri specialistici ospedalieri che hanno in carico pazienti con quadri clinici complessi. Per la prima settimana sono obbligatorie le prenotazioni attraverso i soliti canali: sportelli CUP, farmacie, numero verde 800 884888 (lun-ven: 7.30-17.30, sab: 7.30-12.30), Cupweb (www.cupweb.it), fascicolo sanitario elettronico, App ER-Salute. Dalla settimana successiva sarà possibile vaccinarsi senza prenotazione, ma solo negli hub vaccinali. Alle persone identificate per la quarta dose l’Ausl invierà un sms. I primi appuntamenti disponibili domani presso l’hub di Casalecchio di Reno a cui si aggiungeranno il Bellaria e altre sedi.

NUOVI CONTAGI

Nel Bolognese i nuovi contagi da coronavirus resi noti ieri sono stati 663, ma sono sei le persone che hanno perso la loro battaglia contro il Covid. Si tratta di tre donne di 75, 77 e 87 anni e tre uomini di 77, 88 e 93 anni. Invariato il numero di persone che sono attualmente ricoverate nei reparti di terapia intensiva che sono 14. La Regione fa notare che, nelle ultime settimane si registra un aumento di nuovi casi di infezione da coronavirus, soprattutto nella fascia di età che va dagli undici ai tredici anni, la fascia delle materne è invece quella meno interessata. Sotto controllo la situazione degli anziani, anche per l’elevata percentuale di vaccinati.

LETTI COVID

NELLE CLINICHE

L’Azienda Usl ha chiesto una ulteriore disponibilità di letti da destinare ai pazienti Covid all’ospedalità privata convenzionata. Oltre ai 21 posti, destinati alla degenza ordinaria, che sono già stati delineati per Villa Laura e ai 55, per i pazienti colpiti dal virus ma che possono essere ospitati in reparti a bassa intensità, che sono stati messi a disposizione da Villa Nigrisoli, se ne sono aggiunti, ieri, altri 18 presso la Clinica Santa Viola.

"Sapevamo che c’era questo bisogno – conferma Averardo Orta, presidente Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) –. Al santa Viola avevamo 49 letti la cui chiusura era prevista a fine marzo. Ma a quella data c’erano ancora alcuni pazienti positivi, quindi si è proceduto con una chiusura a step, ma verranno mantenuti, appunto, 18 posti che saranno destinati sia alla degenza ordinaria che a quella a bassa intensità. Già da oggi (per per chi legge) saranno ricoverati tre pazienti Covid. La data di chiusura per questi posti è prevista per il 31 maggio". Niente di nuovo, invece, sul fronte degli accordi per un numero maggiore di interventi chirurgici al fine di smaltire il più in fretta possibile le liste d’attesa ferme da mesi a causa della pandemia: al momento per le cliniche private non ci sono fondi aggiuntivi per aumentare l’attività delle sale operatorie.

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