Occhi puntati sulla Montagnola. Dove gli spacciatori, malgrado annosi sforzi, restano di casa e dove i reati legati al mondo della droga si traducono in violenza. Anche mortale, come avvenuto la scorsa settimana, quando un diciassettenne tunisino, subito fermato alla polizia, ha ucciso a coltellate un connazionale ventunenne, Montez Alibi, che aveva tentato di derubare.
Un contesto ad alto rischio, da monitorare, con forze e attenzioni. Con servizi specifici, come quelli messi in atto in questi giorni dai carabinieri della stazione Bologna e della compagnia Bologna Centro. Che, l’altro pomeriggio, hanno arrestato proprio sulle scalette del Pincio tre giovani tunisini, di 20, 21 e 26 anni, tutti disoccupati, senza fissa dimora e con precedenti.
È stata una pattuglia in borghese, appostata nei pressi della scalinata, a notare i tre stranieri nell’atteggiamento di ‘attesa’ tipico degli spacciatori. Quando i tre hanno notato avvicinarsi un’altra pattuglia dell’Arma, questa volta in divisa, i tre hanno inizianto ad allontanarsi cercando di evitare il controllo. A quel punto l’intero dispositivo è entrato in azione, bloccando subito il ventiseienne e il ventunenne, che aveva cercato di nascondersi dietro a un parapetto in marmo. Il terzo tunisino, scappato giù dalla scalinata del Pincio, è stato bloccato da un’altra pattuglia, appostata in strada. Perquisiti, i tre avevano al seguito, complessivamente, 241 grammi di hashish e un grammo di marijuana, oltre a 765 euro in contanti, in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio, e un coltello multiuso con tracce di hashish. Droga e soldi sono stati sequestrati, mentre i tre sono finiti in manette. Dopo la direttissima, nei loro confronti è stato disposto l’obbligo di firma.
Sempre nell’ambito del contrasto allo spaccio, i militari del Nucleo operativo della Bologna Centro hanno arrestato una coppia, lei 32 anni, lui 33, sorpresa con in casa 5 chili di droga, tra hashish (3,3 chili, già diviso in ovuli) e marijuana (2 chili, custoditi in vari contenitori per alimenti). I due erano tenuti da un po’ sotto controllo, per il sospetto che gestissero nella loro abitazione in zona Fossolo, l’attività di spaccio. Lui è stato fermato dai carabinieri mentre parcheggiava sotto casa: si è mostrato subito molto agitato. Nell’appartamento, dove c’era la compagna, oltre alla sostanza sono stati trovati 14.860 euro e un bilancino. Tutto è stato sequestrato e la coppia è stata accompagnata, in arresto, alla Dozza.
n. t.