
La nuova tecnologia diagnostica all'avanguardia per le radiografie comprata dall'istituto Rizzoli di Bologna presentato in conferenza stampa
Bologna. 23 gennaio 2025 – Una esposizione ai raggi X estremamente ridotta abbinata a una capacità diagnostica elevatissima: della nuova strumentazione tecnologicamente avanzata di cui si è dotato l’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna ne beneficeranno soprattutto i bambini e le bambine affetti da deformità della colonna vertebrale (scoliosi, cifosi, lordosi, difetti di carico della colonna e delle anche, dismorfie congenite o acquisite dello scheletro) e degli arti (valgismo, varismo, dismetrie, osso procurvato e recurvato, rapporti articolari di spalla…) e che quindi richiedono frequenti valutazioni radiologiche.
Il sistema Eos arriva al Rizzoli
L’istituto Rizzoli è la prima struttura pubblica in Italia a dotarsi del sistema Eos, grazie a un investimento di un milione di euro, 200mila dei quali sono arrivati grazie a una donazione della Fondazione Ior. Ciò che riescono a fare questi strumenti che permettono radiografie all’avanguardia sono lastre in posizione eretta sotto carico, meno di tre secondi per l'acquisizione dell'intera colonna vertebrale e possibilità di fornire la ricostruzione 3D. Il tutto con una minima esposizione ai raggi X.

Diagnosi migliori e più sicure
Il nuovo sistema è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa, alla presenza tra gli altri del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale: "Investire in macchinari e strumentazioni avanzate e altamente innovative, che permettono diagnosi precoci, precise, veloci e sicure, significa investire sulla sanità pubblica”, ha ribadito. In particolare, il sistema Eos Edge consente un'esposizione ai raggi X di oltre 20 volte inferiore rispetto a indagini analoghe effettuate con altri strumenti e può acquisire simultaneamente immagini frontali e laterali di tutto il corpo in posizione eretta, incluso piede e caviglia.
Ricostruzione in 3D della colonna verticale
In fase di “restituzione”, la nuova strumentazione è in grado di calcolare oltre 100 parametri clinici, rilasciare report per pianificare interventi chirurgici, oltre a fornire la ricostruzione 3D della colonna vertebrale e degli arti, risultati che evitano per esempio il ricorso alla Tac.
"Mettere in campo investimenti per i più piccoli è fin dall'inizio una priorità della Fondazione - ha sottolineato la presidente Federica Guidi - con Eos Edge permetteremo a tanti bambini e famiglie di affrontare un percorso di cura più sereno e che tuteli ancor di più la loro salute".
Soddisfatto il direttore generale del Rizzoli, Anselmo Campagna, che ricorda come lo Ior sia "centro di riferimento nazionale e internazionale per le patologie della colonna vertebrale”.