Rassegna al via nel ricordo di Flavia Franzoni

Il Festival della Cultura tecnica affronta una delle questioni più centrali del nostro tempo: le disuguaglianze, dai gap formativi ed economici a quelli digitali, al welfare, alla cultura e all'istruzione. Ospiti illustri discutono su come trasformare l'attrattiva in equità.

Rassegna al via nel ricordo di Flavia Franzoni

Rassegna al via nel ricordo di Flavia Franzoni

È un dettagliato focus sulle disuguaglianze – dai gap formativi ed economici a quelli digitali, al welfare, alla cultura e all’istruzione – a guidare il Festival della Cultura tecnica. Festival che già ieri, durante il primo incontro dei nove in programma fino a dicembre, ha ospitato a Palazzo Re Enzo un dialogo a più voci sul tema, con l’obiettivo di affrontare una delle questioni più centrali del nostro tempo. Il ciclo tematico, come ricordato, è dedicato alla memoria di Flavia Franzoni, scomparsa lo scorso giugno: "Flavia sarebbe stata un’ospite perfetto per questo evento – conferma Bruna Zani, Presidente Istituzione Minguzzi –: un riconoscimento era dovuto, come attestazione del suo impegno e delle sue competenze in questo campo".

Tra gli ospiti anche il sindaco Lepore, che ha voluto sottolineare come "la forza di fare le cose insieme vada messa a frutto per affrontare il tema delle disuguaglianze – spiega il primo cittadino –. Negli ultimi anni ad esempio, sono aumentati i giovani sul nostro territorio e Bologna si conferma una città attrattiva. Allo stesso tempo però i loro redditi non sempre sono sufficienti ad affrontare i costi delle grandi città. Bisogna quindi trasformare la capacità attrattiva in equità". Presente anche l’ex presidente del consiglio Romano Prodi, che ha voluto sottolineare la gratitudine per aver dedicato alla moglie Flavia un convegno "su un tema a lei molto caro: bisogna essere coesi per interrogarsi su cosa si può fare per ottenere una struttura sociale attenta a questi obiettivi e bisogni. Le disuguaglianze, infatti, sono il problema delle democrazie di oggi: se avessimo meno disuguaglianze, avremmo più democrazia". Numerosi gli esperti presenti al convegno, tra cui Morena Diazzi, Stefano Versari, Alberto Zambianchi, Antonio Parenti, Andrea Morniroli, Gianluigi Bovini, Ivo Quaranta e Chiara Volpato.

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