Reddito di cittadinanza, frodi per oltre 2 milioni

La Guardia di Finanza ha denunciato 154 percettori illegittimi del sussidio. In un anno e mezzo portate avanti 2.154 indagini e scovati 43 evasori totali

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di Nicoletta Tempera

Una storia lunga 248 anni al servizio della sicurezza. Un lavoro complesso, necessario per creare fondamenta solide al Paese, quello della Guardia di Finanza, che ieri ha celebrato l’anniversario dalla fondazione in una sala Stabat Mater gremita, ricordando sfide e obiettivi, tracciando il punto di un anno di attività, in provincia e in regione. Un anno ancora segnato dalla pandemia, che come tutte le crisi ha creato un terreno fertile alla proliferazione della criminalità: per questo, il lavoro delle Fiamme Gialle, come ha spiegato il generale di divisione Ivano Maccani, comandante regionale del corpo, è stato ancora più capillare.

Nel solo Bolognese, sono stati 3.800 i controlli e 2.154 le indagini (a livello regionale oltre 25.550 interventi ispettivi e circa 74 mila indagini), per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. In particolare, sono stati 248 i controlli sui finanziamenti a fondo perduto, che hanno portato alla denuncia di 30 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 112 milioni di euro. Gli interventi sulla spesa pubblica sono stati 926, cui si aggiungono 203 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (Eppo): 355 soggetti denunciati per danni erariali pari a oltre 5,9 milioni (673mila in danno alle risorse per il sistema sanitario).

I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti con l’Inps, hanno permesso di scoprire oltre 2,1 milioni indebitamente percepiti, con la denuncia di 154 persone. Per gli appalti, anche in ragione del Pnrr, in vista del quale la Finanza sta affinando strumenti di analisi e operativi, le persone denunciate sono state 47. Il valore delle procedure irregolari è stato di oltre 158,3 milioni, di cui oltre 156,5 milioni in materia di spesa sanitaria.

I finanzieri hanno poi individuato 43 evasori, molti dei quali operanti online, e 625 lavoratori in nero. Scoperti, inoltre, 17 casi di evasione fiscale internazionale. I soggetti denunciati per reati tributari sono stati 320, 4 gli arresti. Il valore dei beni sequestrati perché profitto di evasione o frodi è di 31,7 milioni e sono stati proposti al sequestro beni per oltre 273,9 milioni. Nel contrasto alla criminalità organizzata, sono stati eseguiti 47 interventi per riciclaggio, con 125 persone denunciate (un arresto), e il sequestro di beni per un valore di oltre 2,5 milioni. Sono state analizzate 950mila segnalazioni di operazioni sospette, di cui 37 attinenti al finanziamento del terrorismo. In applicazione delle norme antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 310 soggetti, con sequestri per 43 milioni e sono state avanzate proposte di sequestro per oltre 1,3 miliardi. Altri 777 accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, per il rilascio della documentazione antimafia. Il contrasto al narcotraffico ha portato all’arresto di 39 persone e al sequestro di 238 chili di droga. "Apprezzare il nostro lavoro – ha detto il generale Maccani – significa condividere la lotta di chi si impegna per evitare che i soldi pubblici, destinati a sostenere le famiglie e l’occupazione, siano sottratti ai veri poveri, per impedire alla criminalità organizzata di infiltrarsi nei gangli dell’intermediazione finanziaria, dei mercati e dei tessuti economico- produttivi".

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