Ripoli: la frana si ferma, il monitoraggio no

Autostrade e Comune hanno avviato un percorso finalizzato a mantenere operativi i controlli sul versante della variante di valico

Ripoli: la frana si ferma, il monitoraggio no

Ripoli: la frana si ferma, il monitoraggio no

Nonostante i dati di monitoraggio confermino il ritorno del versante di Ripoli alle condizioni di quiescenza preesistenti i lavori di scavo della galleria dell’A1 – Direttissima, Autostrade per l’Italia e Comune hanno avviato un confronto finalizzato a mantenere il monitoraggio anche oltre il 31 dicembre, data di conclusione delle attività così come sancite dall’accordo tra Comune, Regione e Società Autostrade, accordo che ha anche portato alla declassificazione del movimento franoso che si attivò in concomitanza dei lavori di scavo della galleria Val di Sambro per la realizzazione della variante di valico.

I dati acquisiti in questi anni hanno convinto esperti e tecnici della Regione sul fatto che tale versante fosse effettivamente tornato in condizioni di stabilità. Nonostante questa rassicurante situazione, il sindaco di San Benedetto, Alessandro Santoni, in questi anni ha insistito affinché, per motivi precauzionali, si prolungasse il monitoraggio della zona ben oltre la scadenza. Questa caparbietà fece sì che, con successivo accordo, tale monitoraggio fosse prorogato fino al 31.12.2024, data che entro la fine dell’anno verrà ulteriormente prorogata proprio grazie alla attività ed al dialogo tra Amministrazione Comunale ed Autostrade per l’Italia.

"A fine dicembre- spiega il sindaco Alessandro Santoni - saranno 10 anni che sono terminati i lavori di scavo della galleria Val di Sambro: un tempo sufficientemente lungo per consentire di definire tecnicamente che quella che inizialmente poteva sembrare una tendenza, è invece diventata la situazione di fatto, ossia che il versante di Ripoli è tornato nelle sue condizioni naturali. Nonostante ciò, grazie alla disponibilità di Autostrade per l’Italia, sono state avviate le procedure per definire tempi e modalità di prosecuzione del monitoraggio del versante. Questo è un segnale istituzionale importante, nonché un risultato notevole per il nostro Comune e soprattutto per gli abitanti di Ripoli.

Leggere dalla documentazione ufficiale che le rilevazioni fatte in questi anni hanno consentito di definire quell’area ‘non più frana attiva’ ci rende tutti contenti, ma ancor di più contribuirà al processo di valorizzazione della frazione tuttora in atto, processo che è partito da anni e che ha visto portare a termine già tanti interventi, mentre altri sono ancora in programma, aspetti questi che tutti insieme hanno rappresentato quella base solida su cui ripartire con grande entusiasmo e senso di comunità. Su Ripoli, fin dall’insediamento nel 2014, la mia posizione e il mio impegno sono sempre stati chiari: cambiare l’approccio e la posizione del Comune rispetto agli anni precedenti: il rapido risarcimento in favore di coloro che avevano subito danni e l’avvio di una serie di interventi di valorizzazione. Oggi posso dire che questi obiettivi sono stati raggiunti: ogni proprietario è stato indennizzato, il versante è in condizioni di stabilità e verrà monitorato ancora per anni, molti di più rispetto agli impegni assunti inizialmente da chi ci aveva preceduto, e sono in corso gli interventi di valorizzazione resi possibili anche grazie a nuove ed ulteriori risorse che in questi anni come Amministrazione siamo stati capaci di recuperare. Tutto questo sta dando risultati ancora migliori di quello che ci aspettavamo, a significare che il lavoro fatto insieme alla comunità, partito con un laboratorio di urbanistica partecipata che ha visto coinvolta la cittadinanza, come era nelle nostre aspettative è stato uno strumento vincente. Ottenere un prolungamento di altri anni di monitoraggio, in una situazione di tranquillità, non era scontato se si pensa che a suo tempo, nel pieno dei movimenti, l’accordo prevedeva un tempo di 5 anni. Per questo devo ringraziare Prefettura e Regione che ci hanno sempre supportato ed accompagnato in questo percorso, ma anche Società Autostrade per l’Italia, una società che si è dimostrata aperta ad ascoltare le necessità del territorio ed ha contribuito con ulteriori importanti investimenti alla valorizzazione delle aree attraversate dalla nuova infrastruttura".