Rockin’1000: un concerto ’universitario’

Domani 100 studenti suonano alla Record per festeggiare l’apertura dell’anno accademico

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di Pierfrancesco Pacoda

La musica come socialità, come scambio di emozioni e condivisione di passioni. Non è solo un linguaggio artistico quello ideato dai Rockin’ 1000, la rock band più grande del mondo, nata nel 2015 in Romagna per chiedere, desiderio esaudito, ai Foo Fighters, eseguendo dal vivo la cover di Learn to FLy, di suonare a Cesena. Adesso il gruppo diretto da Fabio Zaffagnini , al quale è anche dedicato il documentario We Are the Thousandche verrà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, si esibirà a Bologna domani all’AlmaMater Fest per salutare l’avvio del nuovo anno accademico. Alma in 100, così si chiama il concerto, si terrà all’interno dell’impianto sportivo Record (via del Pilastro), alle 18.30.

Zaffagnini, questa volta il vostro rock sarà affidato agli studenti dell’Alma Mater.

"È una maniera intensa e coinvolgente che l’Università di Bologna ha scelto per dare il benvenuto agli studenti in occasione dell’inizio di un anno accademico in un momento così delicato. È anche un segnale di speranza, è necessario tornare alla creatività collettiva. Per noi di Rockin’ 1000 la musica è fatta di relazioni, è una maniera di stare insieme. Sin da quando nel 2016 radunammo nello stadio di Cesena mille musicisti che non si erano mai incontrati prima per invitare i Foo Fighters a fare un concerto nella nostra città. E loro raccolsero l’appello".

Questa volta il gruppo che assemblerete sarà composto solo da studenti dell’Alma Mater.

"Sì, neii primi giorni di settembre abbiamo chiesto agli studenti, sia quelli già iscritti che quelli che arrivano per il nuovo anno accademico, di far parte di un gruppo di 100 persone, per eseguire un repertorio composto di cover. Tutti classici del rock, da Another Brick in the Wall dei Pink Floyd a Fortunate Son dei Creedence Clearwater Revival".

Come è stata la risposta?

"Entusiasta, sono arrivate molte più candidature dei cento posti disponibili nella band. Tanti anche gli studenti stranieri, dalla Cina, Dall’America Latina, dall’Inghilterra, che frequentano l’Università di Bologna e hanno proposto la loro partecipazione".

Come avete affrontato le difficoltà tecniche dettate dalla situazione sanitaria?

"Buona parte del lavoro è stato svolto a distanza. Poi i ragazzi hanno provato divisi per sezioni: i bassisti, i batteristi, i chitarristi e oggi ci incontreremo per una prova generale. Nell’assoluto rispetto di tutte le norme per il contenimento del virus, ad iniziare dalla distanza tra i musicisti. Saranno, come sempre nei nostri avvenimenti, muniti di cuffie e seguiranno i click’ che la direzione dell’orchestra impartirà per entrare all’unisono".

Poi a Roma per un altro importante avvenimento che riguarda Rockin’1000.

"Il 22 ottobre alla Festa del Cinema verrà proiettato We Are The Thousand, di Anita Rivaroli, il documentario che racconta i primi due anni di Rockin’ 1000, quelli che culminarono con il concerto di Cesena e l’invito ai Foo Fightera a suonare da noi. Il film, distribuito da I Wonder, sarà nelle sale dal 25 al 28 ottobre e poi partirà per alcuni festival internazionali".

Ma siete ancora in contatto con i Foo Fighters?

"Certo, grazie a loro abbiamo concretizzato un sogno e siamo arrivati al cinema. Ci incontreremo nuovamente ai loro concerti quando l’emergenza finirà".

Info: Ingresso gratuito su prenotazione su www.almamaterfest.it

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