
Chirurgia della mano
Bologna, 25 gennaio 2020 - Doppio intervento tra Bologna e Modena per salvare la mano di un 30enne colpito da sarcoma. Un asse, tra l'istituto Rizzoli e il Policlinico modenese, che ha permesso di asportare il tumore sotto le Due torri e ricostruire la mano all'ombra della Ghirlandina.
Il paziente, come riferisce l'azienda ospedaliero-universitaria di Modena, era affetto da neurofibromatosi di tipo 1 ed era già stato operato altrove per rimuovere una ciste dal dorso della mano destra. Con l'esame istologico, però, si è scoperto che si trattava di un sarcoma dei tessuti molli, oltretutto con un alto grado di malignità.
Una patologia rara, insomma, per la quale serve un trattamento "altamente specializzato". Tra l'altro il paziente era alle prese anche con una recidiva locale, due anni dopo il primo intervento. Il 30enne è stato quindi valutato dal team multidisciplinare del Rizzoli che si occupa dei sarcomi.
Dopo un ciclo di radioterapia, fatto al Policlinico Sant'Orsola, per contenere e isolare il tumore, al Rizzoli l'equipe della Clinica ortopedica 3 è intervenuta prima di Natale per asportare il sarcoma, con un'operazione pianificata insieme alla struttura di chirurgia della mano di Modena, centro di riferimento regionale. Per la posizione e il tipo di tumore, spiega infatti Tommaso Frisoni del Rizzoli, è stata necessaria "la completa asportazione del dorso della mano, inclusi i nervi e i tendini estensori delle dita".
Dopo 48 ore dall'intervento, il 30enne è stato trasferito al Policlinico di Modena, dove con una tac è stato realizzato un modello in stampa 3D della mano in scala 1:1. "Lo studio in 3D - spiega Roberto Adani, direttore della chirurgia della mano di Modena - ha consentito di pianificare con estrema precisione le dimensioni e lo spessore del lembo libero microchirurgico più idoneo per la copertura. Abbiamo così potuto eseguire l'intervento ricostruttivo nei primi giorni di gennaio".
L'operazione, durata sette ore e fatta con tecniche di microchirurgia, "ha consentito la ricostruzione del difetto cutaneo, dei nervi e di tutti i tendini estensori" con un solo intervento. Il decorso post-operatorio, continua il Policlinico di Modena. è avvenuto senza complicanze e il paziente ha già iniziato il trattamento rieducativo, con l'auspicio di riportare la mano del paziente a una completa funzionalità nei prossimi mesi". L'intervento ha coinvolto numerosi medici di diverse strutture dell' Emilia- Romagna e ha "ulteriormente rafforzato il rapporto di collaborazione clinico e formativo tra l'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna e la chirurgia della mano di Modena".
La ricerca in questo campo "non si ferma- si sottolinea dal Policlinico- e proprio ieri al Rizzoli si è svolto un convegno dedicato ai tumori delle parti molli, con i massimi esperti europei per un confronto su diagnosi e trattamento e sulle prossime sfide della ricerca scientifica".