Scuola Bologna, nuovo caos. Mancano gli assistenti

Bidelli, tecnici e amministrativi: il personale richiesto non è stato ancora concesso da Roma. Le proteste di presidi e sindacati

Gli sos per amministrativi e dade sono state filtrate

Gli sos per amministrativi e dade sono state filtrate

Bologna, 6 settembre 2021 - Il calcolo ragionieristico registra un aumento di personale Ata: bidelli, assistenti amministrativi e tecnici. La realtà, invece, racconta di presidi con un bisogno disperato soprattutto di dade, collaboratori scolastici, che, nonostante le loro richieste, non sono stati concessi da Roma. L’incremento vede +30 assistenti amministrativi; +74 assistenti tecnici e +185 dade. Raffrontando i contingenti con l’anno scorso, si nota che gli amministrativi, a settembre, calano da 705 a 700 (per un gioco di spostamenti); i tecnici salgono da 160 a 185 e i collaboratori scolastici da 2019 a 2056. Il dato nascosto e reale, svelato da Susi Bagni, segretaria provinciale Flc Cgil, "è che le domande di posti inoltrate dai dirigenti scolastici non sono state accolte". Gli sos per "amministrativi e dade sono state filtrate", mentre i tecnici "sono stati distribuiti non in base" ai desiderata dei presidi. "Vero aumentano i posti in provincia – accusa Serafino Veltri, segretario regionale Uil Scuola –, ma questo non soddisfa appieno le necessità delle scuole".

Un classico: le scuole chiedono, Roma non dà abbastanza, autorizzando ‘solo’ 2.077 posti Ata in più (Bologna: +262) in organico di fatto. Ovvero personale di cui le scuole hanno davvero bisogno per aprire. A maggior ragione in tempi di Covid. Subito si guarda all’agognato organico Covid che, l’anno scorso, nella parte riguardante le dade, servì come il pane per igienizzare, aprire altri varchi per la campanella in sicurezza, ma che, quest’anno, è ancora nel limbo. Unica certezza è che i contratti potranno arrivare fino al 31 dicembre, termine dello stato di emergenza. "Oltre al protocollo per la sicurezza siglato ad agosto – osserva Bagni – che quindi prevede sanificazioni e igienizzazioni, non vanno dimenticate le altre funzioni dei collaboratori scolastici".

Dalla vigilanza all’assistenza agli studenti disabili fino alle normali pulizie che non rientrano certo nelle sanificazioni. Per far fronte a questa mole di lavoro, a Bologna "occorrerebbero 350 Ata in più", ipotizza Bagni. Va poi anche detto che, nel 2020, per l’organico Covid (docenti e Ata), il Governo ha stanziato 1miliardo e 800 milioni; ora, 400 milioni. Personale in più che, lo scorso anno, "è stato fondamentale per mantenere alti livelli di sicurezza. E ora?", chiede la segretaria dell’Flc Cgil. Se è indubbio che "l’internalizzazione delle pulizie, l’elevato numero di personale inidoneo non può sempre trovare una soluzione-compensativa nell’organico di fatto, è altrettanto innegabile come da tempo chiediamo una più seria riflessione sulla revisione delle tabelle di attribuzione dell’organico e sui profili professionali. Questo è oramai urgente e non più rimandabile", osserva Veltri. Se a questo aggiungiamo e "pare che qualcuno se ne sia dimenticato – punzecchia il segretario della Uil Scuola –, che il personale non docente viene anche impiegato per finalità connesse all’emergenza epidemiologica, come appunto l’organico Covid ancora in alto mare, allora è facile capire che ci troviamo di fronte ad una situazione che è del tutto insoddisfacente se non emergenziale". Dopo anni di tagli, esorta Veltri "è arrivata l’ora di pensare di incrementare in modo congruo e proporzionato assistenti amministrativi o tecnici e collaboratori scolastici, parte fondamentale della comunità educante".

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