Scuola Bologna, mancano le dade: un istituto riduce l’orario

L’istituto comprensivo di Monte San Pietro adotta la drastica misura. Intanto per colmare tutti i buchi si chiede aiuto all’"algoritmo"

Arturo Cosentino, segretario generale della Cisl Scuola di Bologna

Arturo Cosentino, segretario generale della Cisl Scuola di Bologna

Bologna, 10 settembre 2021 - Ore convulse nelle scuole in vista del primo giorno di lezione, il 13 settembre, alle prese con la corsa affannosa a cercare soprattutto le dade. Al punto che l’istituto comprensivo di Monte San Pietro a causa della "mancanza del personale scolastico per effetto di procedure amministrative non ancora definite dagli Uffici competenti", ridurrà l’orario scolastico "fino a nuove disposizione", scrive la preside Nancy Tiziana Grande alle famiglie. Le scuole funzioneranno, per la prima settimana, solo "con orario antimeridiano".

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Di conseguenza, alle materne i bimbi usciranno alle 13,30; alle elementari alle 12.20 o alle 12.30 e le medie alle 12.45 o alle 12.55. E’, dunque, caccia aperta ai collaboratori scolastici. La causa si annida nella burocrazia. Le scuole non possono procedere alle assunzione a termine delle dade perché il Miur non ha sbloccato le graduatorie di terza fascia che, quest’anno, solo a Bologna hanno avuto 40mila nuove domande. "Se anche le pubblicassero domani (oggi, ndr) – commenta più di un dirigente – non copriremmo tutti i posti mancanti in tempo per lunedì".

Pronti a tornare in classe più di undicimila studenti

Da notare che da questi elenchi proviene la stragrande maggioranza dei collaboratori scolastici. Oltre alle dade, è ancora caccia aperta ai prof supplenti. Ci sono ancora da coprire le cattedre rimaste libere dalla tornata di nomine da Gps (Graduatorie provinciali per le supplenze). Siccome le assegnazioni le aveva compiute l’algoritimo ministeriale, ora a riposo, il Provveditorato ha chiesto una sua riattivazione per cercare se non di chiudere, quanto meno di ridurre la falla prima del 13 settembre.

Per Arturo Cosentino, segretario generale della Cisl Scuola di Bologna, "questo è un ritardo gravissimo che mette in grave difficoltà non solo le scuole nella loro organizzazione, ma anche e soprattutto le famiglie" Partenza traballante quella di lunedì per i 115.597 studenti di cui 4.147 con disabilità che vedono un incremento dell’l,54%. Ragazzi, dai 3 ai 18 anni, che entreranno in 5.273 classi di cui 534 alle materne; 1.912 all’elementare; 1.126 alle medie e 1.701 alle superiori. Curiosità: con 5.273 classi, il territorio metropolitano vanta il record regionale. Modena si ferma a 4.277 e Reggio Emilia a 3.036. In cattedra, ci saranno 12.479 docenti di cui 10.222 su posto comune e 1.367 sul sostegno cui vanno aggiunti gli 890 in deroga, sempre sul sostegno. Infine, gli ata (assistenti tecnico-amministrativi e dade).

Sono 3.058 di cui 112 dsga (direttore dei Servizi generali amministrativi), 700 amministrativi, 184 tecnici, 2.056 dade e 6 addetti alle aziende agrarie. Immancabile l’in bocca al lupo del vice direttore generale dell’Usr Bruno di Palma cita il Nobel per la Pace, Malala Yousafzai, Steve Jobs e José Saramago e invita a considerare il Covid ormai una "condizione strutturale del nostro vivere quotidiano", andando "oltre" per assumere una nuova prospettiva. "Non importa se andremo a scuola con la mascherina, se dovremo mantenere il distanziamento, se apriremo le finestre per aerare le aule anche in pieno inverno. L’importante sarà ed è ‘ri-trovarsi’ a scuola, incontrarsi".  

f.g.s.  

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