Scuola, primo giorno da ricordare Ma c’è l’incubo del caro bollette

La prima campanella come sempre ha regalato emozioni. Messaggi di ‘buon anno’ da Lepore e Zuppi. Alunni felici di ritrovarsi, con l’incognita dell’inverno: "Impossibile studiare con giacca e berretto"

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di Federica Gieri Samoggia

Si è sentita tutta, ieri, l’emozione del rientro in classe senza mascherina e del ritrovare il compagno di banco. All’elementare Morandi, la campanella è stata accompagnata da un boato da stadio dei piccolini. Questo al netto dei mille vecchi problemi: dai docenti non in cattedra allo sciopero degli autobus (anche oggi dalle 8,30 alle 16,30). Novità di questo 2022-2023, emersa durante il Buon anno del prefetto Attilio Visconti all’Iis Aldini Valeriani, la preoccupazione dei ragazzi per l’eventuale abbassamento del riscaldamento. "Non è possibile stare in classe con berretto e giacca", osservano. Il problema dell’innalzamento dei costi del gas, a causa della guerra in Ucraina, richiederà dei sacrifici, ha risposto il prefetto affiancato dal provveditore Giuseppe Antonio Panzardi e dal preside Pasquale Santucci. Certo è che si attendono istruzioni dal Governo e le scuole saranno le prime a essere coinvolte.

Quanto alla domanda cellulare sì o no, il prefetto osserva come "sarebbe opportuno che gli studenti mantenessero il cellulare e sapessero usarlo, che avessero la coscienza e la maturità di sapere quando il cellulare può essere usato e quando invece può essere non usato". Un in bocca al lupo è arrivato anche dall’arcivescovo Matteo Zuppi: "Ciò che vi auguro – ha scritto ai ragazzi – è la speranza che si manifesta anche nella scuola e che, nonostante sia a volte faticosa, resta un’avventura straordinaria e ci aiuta a comprendere la vita". Due tiri al canestro nuovo di zecca e due battute con i piccoli studenti è il ‘Buon anno’ del sindaco Matteo Lepore alle Morandi. Affiancato dall’assessore ai Lavori pubblici Simone Borsari, dalla preside Margherita Gobbi e dalla presidente del Reno-Borgo Panigale Elena Gaggioli, Lepore ha inaugurato il nuovo cortile, che prima era in condizioni indecenti. Insieme alle maestre, i tecnici hanno realizzato un’area adibita a mezzo campo da basket e un’altra area con disegni di giochi a terra; hanno installato cinque panchine e una barriera di legno per la zona orti, dove arriveranno allacci d’acqua per l’orto didattico.

Infine, a stagione utile, è prevista la messa a dimora di due alberi nuovi. Costo dei lavori, realizzati a tempo di record: 60mila euro. Quanto al tema cellulari in classe, mentre il liceo Sabin lascia decidere ai singoli Collegi di classe se farselo consegnare per poi restituirlo alla fine delle lezioni, all’Ipsas Aldrovandi Rubbiani la sperimentazione è avvenuta a macchia di leopardo. Ora si lavora per una messa a punto estesa a tutta la scuola. "I ragazzi – osserva la preside Teresa Pintori – sono iper connessi e ciò non aiuta la concentrazione. Registriamo molta ansia nel trovarsi da soli: il cellulare dà un’illusione, ma in realtà finisce per isolare".

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