Scuola Bologna, più supplenti che prof. Mille cattedre vuote

Caccia agli insegnanti di sostegno abilitati. I sindacati chiedono un piano straordinario

Ancora centinaia di cattedre da coprire nelle scuole di ogni ordine e grado

Ancora centinaia di cattedre da coprire nelle scuole di ogni ordine e grado

Bologna, 5 settembre 2019 – Altri precari siederanno in cattedra da settembre. Scuole sempre più «affette da supplentite acuta» denunciano Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, che confidano nello sblocco dei concorsi. Dopo medie e superiori, arriva un altro giro di supplenze che, questa volta, tocca materne ed elementari. Alle materne in palio ci sono 35 cattedre e 25 pacchetti di ore; alle elementari, 169 cattedre e 121 pacchetti.

Il colpo finale lo dà il sostegno: ben 406 maestre alle elementari e 56 alla materna da cercare. Rarissime quelle abilitate per cui le scuole fanno ponti d’oro. E così «nel 70% in classe entreranno docenti non abilitati», magari anche senza esperienza. «Occorrerebbe un piano straordinario – ipotizza Serafino Veltri della Uil Scuola –, che permettesse ai docenti con tre anni di servizio sul sostegno di ottenere la specializzazione». Per Arturo Cosentino della Cisl Scuola, «il sostegno registra le maggiori criticità: è urgente che le università partano al più presto con i corsi di specializzazione mettendo a disposizione più posti degli attuali».

Supplenze più contenute quelle di materne ed elementari grazie a graduatorie piene, ma che potrebbero crescere. Concluse nella nostra provincia le assegnazioni provvisorie, ora via Castagnoli attende le altre regioni. Un caso scuola: se la Sicilia mettesse ora sul ‘mercato’ le sue cattedre scoperte, le insegnanti, migrate qui con la legge 107, chiederebbero l’assegnazione provvisoria per tornare a casa. Lasciando scoperte le loro cattedre qui. Quanto a medie e superiori, al termine delle assegnazioni provvisorie e delle utilizzazioni, i numeri hanno subìto una flessione.

Le medie mettono in palio 170 cattedre e 392 pacchetti di ore; le superiori, 250 cattedre e 588 spezzoni. Anche qui la nota dolente è il sostegno: alle medie ci sono 200 posti e 81 pacchetti di ore da assegnare, mentre alle superiori sono 150 cattedre e 37 spezzoni. Infine gli Ata, i non docenti: 250 dade, 80 assistenti amministrativi e 30 assistenti tecnici da contrattualizzare a termine. «Per queste figure – osserva Cosentino – vengono messi a disposizione, per le assunzioni a tempo indeterminato, pochi posti rispetto alle esigenze delle scuole». Una massa enorme di precari le cui assunzioni saranno gestite dalle reti di scuole: materne ed elementari andranno 11 e 12 settembre all’Iis Aldini Valeriani; medie e superiori dal 10 al 12 all’Itc Luxemburg; Ata dal 9 all’11 all’Iis Belluzzi-Fioravanti. Fanno eccezione gli insegnanti di sostegno chiamati direttamente dai singoli istituti. In tutta questa ridda di nomine, spunta il problema del ‘modello b’. Un modulo che gli insegnanti di medie e superiori compilano per essere inseriti nelle graduatorie di istituto. Il cervellone romano non ha «funzionato bene e ci sono docenti che non compaiono – denuncia Susi Bagni dell’Flc Cgil –. Stiamo contattando le scuole affinché inseriscano loro i nomi». Da quelle graduatorie i presidi attingono per le supplenze. In caso di inadempienza «siamo pronti a inviare diffide».

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