
Bologna, 21 novembre 2023 - Chiuso per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione un locale notturno in via Boldrini a Bologna, a giugno era già stato sospeso. Dalle testimonianze raccolte tra ragazze sfruttate è emerso che all’interno del locale vi erano delle zone privé dove le stesse, oltre ad effettuare spettacoli di spogliarello, si intrattenevano con i clienti per avere contatti intimi. Il tutto era noto a chi gestiva il night club, una cittadina ungherese residente a Bologna che si spartiva il guadagno derivante dall’attività che si svolgeva nel privé.
Appuntamenti anche fuori dal night
Lo stesso locale notturno era anche il luogo dove i clienti avevano la possibilità di accordarsi con le ragazze per successivi incontri esterni, appuntamenti durante i quali avveniva la consumazione di rapporti sessuali completi, anche a seguito di questi incontri la titolare nel night club richiedeva alle ragazze il versamento di una percentuale delle cifre pagate dai fruitori delle prestazioni sessuali.
La serrata dopo i controlli
Sul locale di via Boldrini già a giugno scorso era scattato un provvedimento di sospensione dell’attività di 15 giorni, dopo che era stata riscontrata la presenza di una lavoratrice minorenne e di altri otto lavoratori in nero, privi di regolare contratto, oltre alla presenza di avventori con precedenti penali e di polizia. In via Boldrini l’attività all’interno del night è proseguita fino a ieri, quando gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Bologna hanno eseguito il sequestro preventivo del locale indiziato di sospetto svolgimento di attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nello stesso momento è stata notificata anche la misura cautelare personale del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna per la titolare del locale notturno.
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