Polizia (immagine di repertorio)
Bologna, 28 dicembre 2018 - Sono finiti in manette per sequestro di persona a scopo di estorsione quattro italiani per cui è stato disposto il fermo giovedì scorso. Gli uomini infatti il 17 settembre scorso sono stati notati da due studenti mentre attorno alle 13.30, in piazza XX Settembre, caricavano in auto una quinta persona, dietro minaccia di una pistola.
Così sono scattate le indagini della Squadra mobile e in particolare della sezione Reati contro il patrimonio e le persone, che grazie alla visione delle telecamere (VIDEO) di sorveglianza sono riusciti a risalire alla targa dell’auto su cui era stata caricata la vittima e quindi al suo intestatario. Da qui, servendosi anche dei tabulati telefonici, è emerso che il sequestrato, un ultrasessantenne romano, è stato rapito da una banda di quattro milanesi che due anni prima il romano, assieme a un altro complice, aveva truffato per una cifra di 16mila euro.
I quattro il 17 settembre lo avevano quindi attirato a Bologna con una scusa, servendosi di una donna loro complice, per poi rapirlo e portarlo a Milano a casa di uno dei quattro. L’uomo è stato costretto a consegnare la propria Poste Pay, da cui i milanesi hanno prelevato 1.500 euro, poi è stato rilasciato e poco dopo ha inviato altri 1.000 euro ai sequestratori.
Comunque, le indagini sono proseguite finché il 20 dicembre è stata perquisita la casa milanese in cui era stato portato il romano rapito, e il 24 il pm Roberto Ceroni ha chiesto e ottenuto dal Gip milanese responsabile il fermo dei quattro indiziati, che sono stati trasferiti nei carceri di Milano e Lodi.
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