Studentato ’Bellinzona’, ecco l’accordo

Tra Fondazione Carisbo, Alma Mater e Cappuccini. Il patto consentirà all’Ateneo di accedere a un bando di finanziamento ministeriale

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Grazie a un accordo con l’Università, si sblocca il progetto della Fondazione Carisbo per la realizzazione di uno nuovo studentato nel convento dei Cappuccini in via Bellinzona. L’accordo siglato dal presidente della Fondazione, Carlo Cipolli, con il rettore dell’Alma Mater, Giovanni Molari, e padre Lorenzo Motti, prevede la stipula di un contratto di usufrutto trentennale degli spazi messi a disposizione dell’ente ecclesiastico, che consentirà all’Ateneo di accedere a un bando di finanziamento ministeriale per l’edilizia universitaria. Se il progetto sarà finanziato, parte del convento (una porzione di circa 3.200 metri quadrati) sarà trasformata in una residenza universitaria con 90 posti, aule studio e aule a uso didattico da mettere a disposizione di studenti con i requisiti di merito e reddito richiesti per usufruire dei benefici di legge per il diritto allo studio o in condizioni di particolare disagio socio-economico, compresi gli studenti lavoratori.

Casa Saraceni si farà carico dei costi di progettazione dello studentato, ma, in base all’accordo con i frati Cappuccini, finanzierà anche la progettazione e la ristrutturazione di altri spazi del Convento ad uso esclusivo dell’ordine religioso. Non solo. Per i 30 anni di usufrutto dell’immobile, la Fondazione Carisbo sosterrà 10 studenti in condizioni di particolare disagio socio-economico con un contributo per la copertura completa dei costi di vitto e posto alloggio. Gli oneri complessivi assunti dalla Fondazione ammontano a circa 2.400.000 euro, già disponibili sul bilancio 2022. "Con la residenza di via Bellinzona salgono a 693 i nuovi alloggi a disposizione di studenti e studentesse bisognosi e meritevoli iscritti all’Ateneo nei prossimi anni", fa il punto Molari.

La nuova residenza è nelle vicinanze della Scuola di Ingegneria e Architettura che conta circa 14.000 iscritti. Le sale studio e le aule che arriveranno permetteranno all’Ateneo "di ampliare gli spazi" per chi frequenta Ingegneria, assicura il rettore. "Con l’articolato accordo quadro, – sottolinea Cipolli – la Fondazione realizza un progetto nel quale trovano una nuova attuazione le sue principali finalità istituzionali di sostegno sia alle persone, sia alle istituzioni civili e religiose impegnate nei processi educativi e formativi, sia alla valorizzazione degli immobili storici del territorio urbano". "Mantenere la nostra presenza e nello stesso tempo aprirsi alle giovani generazioni e alle loro esigenze è una delle sfide più urgenti in questi tempi", conclude Motti, ministro provinciale dei Cappuccini dell’Emilia-Romagna.

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