Bologna, studente ha un malore. La prof gli fa massaggio cardiaco

E' successo in una scuola superiore, il 15enne ora al Maggiore. Dopo una notte difficile, è stato dichiarato fuori pericolo

A Brugherio l'ambulanza è arrivata all'azienda meccanica

A Brugherio l'ambulanza è arrivata all'azienda meccanica

Bologna, 30 settembre 2018 - "Come sta?". La campanella dell’una è suonata da una manciata di minuti. L’insegnante, messi via i libri, chiede notizie del suo studente: "Saper fare e non riuscire a salvare quella vita, non ti fa sentire a posto con la coscienza". Voce salda, è la prof ieri mattina ha soccorso un ragazzo di 15 anni che ha avuto un malore durante una lezione in una scuola superiore della città. Grazie al pronto intervento dell’insegnante, lo studente è stato caricato ancora vivo dai sanitari del 118 e portato d’urgenza  al Maggiore sull’ambulanza. Dopo una notte critica, è stato dichiarato fuori pericolo dai medici.

"Mentre stavo spiegando, ho notato che lui si stava sentendo male", racconta la professoressa. Le 9,15 di una mattinata impossibile da dimenticare: "Subito gli ho creato attorno dello spazio, facendo spostare i banchi". Questo mentre un compagno correva a dare l’allarme. "L’ho messo in posizione di sicurezza – prosegue la docente –, come mi hanno insegnato al corso di primo soccorso fatto qui nel 2017". Un’opportunità di formazione che in quell’istituto si fa ogni anno. Una dozzina e più di ore tra teoria e pratica con il manichino e l’immancabile test finale. La situazione però si aggrava. L’insegnante se ne accorge in un batter d’occhio. Quei sintomi non gli tornano con ciò che ha studiato.

"Il ragazzo non respirava – racconta –: gli ho messo il cellulare vicino al naso per vedere se lo schermo si appannava". Nulla. Scatta il massaggio cardiaco e la respirazione, mentre al telefono «il 118 mi diceva di proseguire con le manovre». Il docente continua come le hanno insegnato e come il 118 le ha detto di fare. Intanto accorrono preside e vice preside, che "mi ha aiutato nel massaggio". Un collega si occupa, invece, dei compagni di classe sotto choc. Minuti interminabili. Finalmente arriva il 118 con il medico.  "Ci siamo preoccupati di prendere la scheda dello studente per vedere se ci fossero indicazioni specifiche: nulla, solo le vaccinazioni», spiega. Lucida: in quel frangente non si è fatta prendere dal panico. "Ho scoperto di riuscire a mantenere il sangue freddo dopo un incidente che mi è accaduto molti anni fa". 

E così è stato: "Mi sono trovata di fronte ad un momento particolare e ho avuto la lucidità di fare ciò per cui mi hanno preparato", osserva senza retorica. Il dopo è stato, invece, un po’ in salita. "Per fortuna avevo un’ora buca: la barista mi ha offerto una doppia camomilla", racconta con voce tremante. Dopodiché di nuovo in classe fino alla campanella perché è un’insegnante e "non potevo certo lasciare soli i miei studenti".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro