
Studenti in rivolta Lucchetti ai cancelli dell’Aldrovandi-Rubbiani
‘Domani tutti carichi che si occupa!!! Venite in tanti Aldrovandi Rubbiani insieme contro la Pintori. Ritrovo alle 6.30-6.45’ esorta un post su Instagram del corso moda dell’Istituto professionale. E così è stato: striscioni ‘Aldrovandi occupato’ e ‘Preside dimissioni’ campeggiano tra la sedi di via Marconi, via Muratori e viale Vicini. Tre indirizzi per tre corsi di studio: moda (via Muratori), economico (viale Vicini) e grafico (via Marconi).
Contro la guerra e contro la preside, Teresa Pintori, già nel mirino dei Cobas Scuola e dell’Flc Cgil, ma non della Uil Scuola. Un istituto diviso e lacerato. A fine giornata, la preside manda la segnalazione dell’occupazione alla Questura: occupazione che sarà attiva fino a non si sa quando. Spuntano gli striscioni e scatta la solidarietà dei collettivi (da Scuoleinlotta a Osa) corredata dal trito e ritrito ’10, 100, 1.000 occupazioni’. Tutti fuori.
L’indirizzo di moda occupa "in risposta alle politiche della dirigenza di repressione e negazione di diritti degli studenti conquistati con anni di lotta, come il diritto di assemblea e di rappresentanza". Ecco l’elenco: elezioni manomesse, negazione delle assemblee, strutture insufficienti e assenza di materiale "che siamo obbligati a mettere di tasca nostra. La nostra scuola non è un caso isolato, i nostri problemi dipendono da anni di gestione aziendalistica da parte di tutti i Governi degli ultimi anni. Il governo Meloni ha aggravato questa situazione, preferendo stanziare fondi per la guerra in Ucraina piuttosto che per la scuola".
In tarda serata, sul registro elettronico, compare la comunicazione amara della preside alle famiglie. "Oggi si è impedito ai professori di entrare a scuola. Ai cancelli sono stati messi dei lucchetti di cui solo gli occupanti hanno le chiavi e sono state fatte barricate con i banchi alla sede dell’Economico. È stato impedito alla scuola e ai docenti di assolvere il proprio dovere e si è verificata un’interruzione del servizio pubblico dell’istruzione".
E ancora: "Con dispiacere devo avvisarvi che oggi non ci sarà lezione e che tutte le attività previste questa settimana non potranno essere svolte. Con rammarico ho visto scritte richieste su cui si poteva tranquillamente discutere, se fossero state espresse. Con disappunto leggo di disservizi e di mancanza di cura degli spazi scolastici. Con indignazione ho sentito parlare di mancanza di ascolto e cura e umanità da parte del personale scolastico. Mi chiedo se questa sia davvero la voce di tutta la scuola. Mi chiedo se veramente la maggioranza di voi non vede lo sforzo che viene fatto per migliorare gli spazi scolastici. Mi chiedo se davvero voi tutti pensate che la nostra Scuola manchi in umanità, ascolto e attenzione".
Federica Gieri Samoggia