Bologna, tassa dei rifiuti, 10 milioni di insoluti. "Ma non la alzeremo nel 2019"

L’assessore Conte: “Trend fisiologico, colpa della crisi”

Sono oltre 4 milioni le tasse comunali mai riscosse

Sono oltre 4 milioni le tasse comunali mai riscosse

Bologna, 20 marzo 2018 - «I dati che vengono fuori dall’interrogazione sono abbastanza fisiologici. Di certo, per la tassazione sui rifiuti non toccheremo nulla». L’assessore al Bilancio di Palazzo d’Accursio fa il punto sulla questione tasse sotto le Torri, non stupendosi di fatto della quantità di insoluto accumulata dai tributi più diffusi tra gli esercizi commerciali (10 milioni di euro solo per la tassa dei rifiuti, tra il 2013 e il 2017; oltre quattro milioni invece per quanto riguarda le tasse comunali, nello stesso arco di tempo).

Attualmente il 60% degli insoluti rimangono non incassati, il 40% vengono invece recuperati attraverso decreti ingiuntivi. «Come ho già avuto modo di affermare – spiega Conte –, la nostra capacità di riscossione è tra le migliori d’Italia, un dato certificato. Detto questo, l’insoluto degli ultimi cinque anni deriva anche da un periodo di crisi, dal quale stiamo uscendo. E lì dentro purtroppo ci sono i fallimenti, quindi gente che non più pagare».

Sulla tassa dei rifiuti ieri l’assessore ha avuto modo di spiegare in commissione l’operato del Comune. «Abbiamo mantenuto le tariffe invariate per il quarto anno consecutivo, anche perché abbiamo una buona riscossione. La Tari ha un costo che bisogna sostenere, va da sé che se la gente non pagasse poi bisognerebbe alzare le tariffe. I dati sull’evasione e sui mancati incassi sono sempre riferibili anche ad aziende che chiudono. Ma ripeto: se da un lato abbiamo una buona capacità di riscossione, dall’altro la nostra prova del nove sono le tariffe, che sono tra le più basse in Italia, tra la Città metropolitane siamo tra gli ultimi in classifica come costo della Tari».

Ma visto l’imponente voce di mancato incasso avete intenzione di cominciare ad alzarle nel 2019? «No no, assolutamente – ribatte Conte –, terremo quelle. Per il 2019 l’intenzione è di tenerle fermo, ma ovviamente la conferma finale la posso dare al termine del 2018. Ma non è nostro obiettivo quello di caricare ulteriormente i cittadini, non sono in previsione adeguamenti». Sul carico fiscale che attualmente grava su un singolo contribuente bolognese l’assessore non ha ancora dati calcolati. «Non abbiamo quei numeri ora, è un calcolo molto complesso, il carico varia da persona a persona. Posso dire che il Comune ha un parametro di autofinanziamento poco sopra al 90%, è la copertura del bilancio che arriva dal prelievo locale».

 

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