Teatro Comunale Bologna, 'ritirata' da Piazza Verdi

Il Consiglio di indirizzo boccia il progetto estivo di Palazzo d’Accursio. L’ira del sindaco: "Inaccettabile"

Il sindaco Merola in piazza Verdi

Il sindaco Merola in piazza Verdi

Bologna, 9 giugno 2021 - È scontro su piazza Verdi tra Palazzo d’Accursio e il Teatro Comunale. Ieri il Consiglio d’indirizzo, presieduto dal sindaco Virginio Merola, ha bocciato con il risultato di 3 voti a 1 (con un astenuto) il coinvolgimento dello stesso Comunale nella gestione dell’estate all’aperto di piazza Verdi, il cui palco per gli eventi estivi era stato annunciato da Matteo Lepore, assessore alla Cultura e candidato alle primarie del centrosinistra, come pronto a partire per sabato 19 giugno. Ma è tutto da rifare, perché l’opinione a maggioranza dei consiglieri d’indirizzo – tra cui quella di Chiara Galloni, indicata nell’organismo dallo stesso Merola – è per la non partecipazione del Comunale alla kermesse in piazza.

Una ’ritirata’ non più silenziosa, il perché lo spiega il vicepresidente del Consiglio, l’avvocato e docente universitario Andrea Graziosi. "Abbiamo ribadito quella che è la posizione del Teatro da sempre: perché il Teatro possa svolgere determinate attività in piazza Verdi, devono essere ripristinate determinate condizioni di sicurezza e ordine pubblico. Che attualmente non ci sono – sottolinea lo stesso Graziosi, anche l’avvocato ha votato contro –. Ma si badi bene: il Teatro, come ha detto il sovrintendente Macciardi, non è mai contro gli eventi in piazza Verdi. Ma per poterlo fare è necessario che in quella piazza ci siano condizioni di sicurezza, anche per quello che concerne gli assembramenti. La nostra valutazione, che c’è non da oggi, è che al momento non ci sono le condizioni di ordine pubblico per una partecipazione del Comunale alle attività in piazza Verdi, del resto considerazioni sulla necessità di determinate condizioni erano state sottolineate recentemente da Macciardi al vostro giornale. Ci sono problemi seri, di incolumità e di sicurezza per le attività che si devono svolgere". Riguardo a possibili progetti su come chiudere la piazza con le dovute autorizzazioni (anche da parte della Soprintendenza) Graziosi chiarisce: "No, non abbiamo esaminato nessun tipo di progetto". Gli eventi saranno ovviamente contingentati, ma il 19 giugno intanto non si parte. Uno strappo pesante, da ricucire, oggi il Comunale in piazza Verdi non c’è. Sulla gestione del Comunale degli eventi in piazza, il voto al termine del dibattito era stato chiesto dal sindaco Virginio Merola. Che attacca: "È un grave errore non fare le iniziative culturali per questioni di ordine pubblico – sottolinea il primo cittadino –. Il giudizio è fortemente negativo, non è accettabile che un’istituzione come il Teatro Comunale si tiri fuori dalla gestione culturale di piazza Verdi". L’estate davanti al portico – in via di ristrutturazione e già vandalizzato –, assicurano dal Comune, non è in pericolo, il palco ci sarà. Bisognerà vedere però chi lo gestirà, e da quando, l’estate sta iniziando. Sempre da Palazzo d’Accursio si sottolinea il lavoro assiduo da parte dell’assessorato alla Cultura diretto da Lepore, il settore Cultura avrebbe predisposto tutto quello che c’era da predisporre per far sì che si arrivasse a dama con gli eventi all’aperto in piazza Verdi. Per ora però non sono previste nuove riunioni del Consiglio d’indirizzo del Teatro. Graziosi, a questo proposito, malgrado la ’ritirata’ lascia aperta una porta. "Il Teatro non vuole stare al chiuso, per carità, gli eventi all’esterno sono la cosa più bella che ci sia – ribadisce il vicepresidente –. Ma basta fare una passeggiata alle 9 o alle 10 di sera per capire i problemi che ci sono, che vanno risolti dalle autorità competenti. Se dovesse cambiare qualcosa con un miglioramento dell’ordine pubblico nelle prossime settimane? Ma ce lo auguriamo, vedremo cosa accadrà, noi con le dovute condizioni siamo ovviamente ben felici di collaborare. Il Comunale già da un mese ha iniziato la sua produzione musicale al Manzoni, all’interno, con i dovuti protocolli. E va tutto benissimo – conclude Graziosi –. Siamo già alle prese con i sold out all’interno, per l’esterno servono le condizioni di agibilità".

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