Traffico Bologna, cos'è Area Verde e quando parte

Telecamere su tutto il perimetro della città tra due anni, ma c’è il nodo delle regole. Il dirigente Carlini: "Le decideremo insieme". Sassone (FdI): "Sos multe"

Traffico in pieno centro, all’incrocio tra via Collegio di Spagna e via de’ Carbonesi

Traffico in pieno centro, all’incrocio tra via Collegio di Spagna e via de’ Carbonesi

Bologna, 28 gennaio 2022 - Dovrebbe entrare in esercizio nel 2024, tra due anni, l’attesa Area Verde che a Bologna cambierà drasticamente il traffico. Numerose telecamere perimetreranno i confini cittadini e a entrare saranno solo i mezzi non inquinanti. Una svolta comunicata da due anni e mezzo, gli obiettivi sono quelli del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) e del Piano generale del traffico urbano (Pgtu), e della quale ieri si è parlato per la prima volta di una sorta di cronoprogramma per la realizzazione.

"Per l’Area Verde stiamo lavorando alla progettazione esecutiva, non ancora ultimata, poi partirà la fase attuativa – ha spiegato Cleto Carlini, dirigente del settore Mobilità, durante la lunga commissione che ieri ha illustrato il piano triennale dei Lavori Pubblici 2022-2024 –. Ci sono due aspetti che vanno considerati. Uno è sicuramente quello dell’infrastrutturazione, l’altro è quello dell’individuazione delle regole per gli accessi. Vedremo insieme più avanti, per esempio, quale sarà il software che regolerà la gestione".

Il Comune potrebbe decidere di avvalersi del software che regola tutt’oggi gli accessi e i contrassegni. "Stiamo facendo delle valutazioni – ha proseguito Carlini –, l’Area Verde potrebbe entrare in funzione nel 2024. Però bisogna capire bene quali possano essere le regole da applicare, e su questo dovremo prima confrontarci tutti insieme".

Per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni da traffico del 40% entro il 2030 previsti dal Pums, il Comune ha attentamente studiato la fattibilità appunto dell’Area Verde. Il progetto era già stato inserito in passato nella programmazione triennale dei lavori pubblici e integra quello di Ztl Ambientale in vigore dal 2020 con il quale il Comune revoca automaticamente e progressivamente i contrassegni in vigore per accedere all’interno delle mura della città ai veicoli Euro 0 (dal 2020), Euro 1 (dal 2021), Euro 2 (dal 2022), Euro 3 (dal 2023), Euro 4 (dal 2024) ed Euro 5 (dal 2025).

Carlini ieri ha anche parlato dell’interramento della viabilità sulla direttrice viale Pertini-Prati di Caprara. "Siamo ancora in una fase precedente rispetto alla progettazione, bisogna capire se sarà finanziabile con fondi del ministero – ha detto il dirigente –. L’intervento prevede l’interramento parziale dello stradone, direzione Prati di Caprara. Mentre sulla via Emilia, vista la presenza del tram, tutto rimarrà in superficie". Critico Francesco Sassone, capogruppo in Comune di Fratelli d’Italia.

"Una cosa è cercare la riduzione delle emissioni inquinanti in città, altro è rendere la vita impossibile ai cittadini. Voler mettere ’vigili elettronici’ ha come vero obiettivo le sanzioni che ne seguiranno – attacca Sassone –. In tutti questi anni di governo, il Pd non è stato in grado di creare un sistema di trasporto pubblico realmente utile, concorrenziale e vantaggioso che consentisse ai cittadini di scegliere liberamente di abbandonare il mezzo privato. La smetta il Pd di provare a pulirsi la coscienza legittimando queste scelte, quando poi approva il Passante. Se davvero il Pd avesse a cuore la tutela ambientale – conclude Sassone –, avrebbe dovuto abbandonare il progetto del Tram e del Passante che aggraveranno i problemi di mobilità e di inquinamento nella città".  

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