Trasporti, protesta per il minibus di Granaglione: "Ci lascia a piedi"

Scontento tra gli utenti della linea 768, ai quali si associa il sindaco Nanni: negli orari scolastici si superano le 22 persone e qualcuno non trova posto

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Alto Reno Terme, 21 maggio 2022 – Dall’inizio di aprile i passeggeri della linea Tper 768, quella che da Porretta va a Granaglione, non hanno la certezza di poter salire sul pullman che dovrebbe portarli a destinazione. Quando, ad esempio, l’utenza ordinaria si sovrappone a quella dei servizi scolastici la corriera da 22 posti non basta più e chi resta escluso deve farsi venire a prendere da un mezzo privato. Fortunatamente questo non accade sempre, ma quando succede è parecchio seccante anche perché c’è chi si è pure sentito dire che doveva scendere per lasciare spazio agli studenti che su questa linea avrebbero una priorità di utilizzo. "Ci siamo interfacciati con la ditta privata che effettua il servizio – è stata la risposta di Tper fornita a inizio maggio a chi ha protestato –: la corsa sarà tenuta sotto osservazione, e se dovessero ripresentarsi i problemi segnalati, vedremo come intervenire". La questione, però, si è puntualmente ripresentata e a quel punto gli abitanti si sono rivolti all’amministrazione di Alto Reno Terme che si è subito mossa cercando di avere garanzie sul fatto che sarebbero stati utilizzati mezzi con una capienza sufficiente, ma nonostante le rassicurazioni anche recentemente non tutti hanno potuto utilizzare il servizio pubblico. "Non ho problemi a dire – spiega il sindaco di Alto Reno Terme – che è una vergogna, soprattutto perché ho l’impressione che si attenda semplicemente la fine la della scuola per posticipare a settembre la soluzione del problema. E’ chiaro che bisogna intervenire prima e faremo in modo che si intervenga". Siccome non tutti hanno la possibilità di poter chiedere un passaggio a un privato, qualcuno si è anche sentito dire che l’unico modo per essere sicuri di avere il proprio posto sul pullman è quello di prenotarlo e pure questa risposta è finita sui tavoli della politica. "E’ inutile incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico – spiega Marta Evangelisti di Fratelli d’Italia – se poi gli Enti da una parte lo promuovono e dall’altra risparmiano. Pensare si può andare dal capoluogo Porretta alle frazioni più grandi solo prenotando il viaggio è assurdo. Non si può prevedere tutto e organizzare la vita al minuto e i servizi o ci sono o non ci sono, occorre fare chiarezza. Comunque sul tema ho interessato tutti i livelli istituzionali, chiedendo ai consiglieri metropolitani e regionali il deposito di atti di sindacato ispettivo: Tper è un’azienda partecipata, anche del Comune di Bologna ed il sindaco soprattutto metropolitano, non può permettere tale disservizio se davvero tiene al territorio dell’Appennino".

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