È stato trovato senza vita, nel parco Lunetta Mariotti, con un laccio al collo. La scoperta ieri mattina. Si tratta di un uomo straniero, di 54 anni, e l’ipotesi è che possa essere Iulian Covaci, scomparso a gennaio di quest’anno dopo che aveva lasciato l’ospedale di Codogno (Lodi). L’appello dei familiari era stato rilanciato anche dalla trasmissione televisiva ‘Chi l’ha visto?’ La figlia era anche venuta in Italia per chiedere aiuto nel rintracciare il padre.
A rinvenire il corpo senza vita dell’uomo è stato un operatore della ditta che si occupa della cura del verde per il Comune: "Stavo passando con il trattore – riferisce l’operaio – per il taglio dell’erba. Questo parco è spesso frequentato da persone che non hanno fissa dimora. Di solito, quando passo con il trattore, si alzano dall’erba. Questa volta vedevo che quell’uomo non si spostava. Quando gli sono passato vicino per la terza volta, ho fermato il trattore e sono andato a vedere. Era immobile, con la bocca aperta. Ho chiamato subito il 112".
Indagano i carabinieri della stazione Navile, il Nucleo investigativo, con la squadra del Sis, e il Nucleo operativo: è stata aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio, il fascicolo è in mano al pubblico ministero Augusto Borghini. Sul luogo del ritrovamento anche il medico legale Filippo Pirani. È stata disposta l’autopsia, per chiarire ogni dubbio sul decesso, che al momento resta un giallo. L’ipotesi degli inquirenti è che si sia trattato di un suicidio. La morte risalirebbe al giorno precedente (giovedì). L’uomo aveva un laccio attorno al collo, legato, dietro, a un arbusto. Vicino a lui, è stato trovato anche un pezzo di vetro e sembra che, prima, abbia provato ad usarlo su di sé. In tasca è stato trovato il documento di identità, con i dati di Iulian Covaci, ma manca il riconoscimento ufficiale da parte dei familiari. I parenti sono stati avvisati tramite il Consolato. Covaci, di origine romena, la sera del 18 gennaio era stato ricoverato all’ospedale di Codogno, ma il giorno seguente aveva firmato le dimissioni e si era allontanato. Il 54enne aveva con sé il cellulare, ma non il caricabatterie.
Covaci lavorarava come dipendente di un’impresa edile, ma dal 19 gennaio non aveva più fatto rientro in cantiere. Era stato ripreso, quel giorno, dalla telecamera di un negozio. Poi, all’incirca un mese dopo, era stato trovato nel Milanese. E dopo, aveva di nuovo fatto perdere le sue tracce.