Argelato, finti vigili derubavano gli anziani. Arrestati

Finti vigili, usavano la tecnica della fuga di gas

Malintenzionati alla porta (foto di repertorio)

Malintenzionati alla porta (foto di repertorio)

Argelato 7 febbraio 2018 - Si fingevanovigili urbani e, con la scusa di una fuga di gas da verificare, s’intrufolavano in casa dell’anziano di turno e rubavano quanti più soldi o preziosi riuscivano ad arraffare. Con bottini talvolta molto alti, vicini alla decina di migliaia di euro. Sono stati arrestati per furto aggravato in concorso Benito D’Amico, 22 anni di Siracusa, e Fortunato Restivo, 38 anni di Catania, nell’ambito dell’indagine del Comando provinciale dei carabinieri ‘Sicilia errante’. I due facevano parte del gruppo nomade detto ‘Camminanti di Noto’: con una carovana di dieci mezzi, per un totale di una trentina di persone tra uomini, donne e bambini, i Camminanti attraversavano la Penisola e ovunque passassero compivano furti e truffe, soprattutto a danni di anziani.

Finché, nel periodo tra luglio e ottobre scorsi, i Camminanti si sono fermati nelle campagne tra Funo di Argelato e San Giorgio di Piano. Dove ben presto sono iniziati i furti con truffa. Tutti con lo stesso modus operandi: i due malviventi, travestiti da vigili, si introducevano nella casa della vittima prescelta (sempre anziani soli) con la scusa di fare verifiche su una – inesistente – fuga di gas; per essere più convincenti, spruzzavano persino butano nell’aria con una bomboletta per la ricarica degli accendini. Così, con la scusa di ispezionare a fondo la casa, mettevano le mani su oro, gioielli e contanti. In particolare, due sono gli episodi contestati agli arrestati, riconosciuti grazie all’identificazione fotografica dalle due vittime, signore di 86 e 81 anni residenti ad Argelato e derubate rispettivamente a settembre e ottobre dell’anno scorso: il bottino totale dei due furti è di ben 20mila euro.

Grazie al puntuale controllo sul territorio, a telecamere di videosorveglianza posizionate ad arte in posti nevralgici, a intercettazioni e tabulati, il lavoro del nucleo operativo radiomobile di San Giovanni in Persiceto, assieme ai colleghi di Argelato e San Giorgio di Piano, è stato premiato e i due malfattori – su entrambi gravano numerosi precedenti per reati contro il patrimonio – sono stati identificati: il 29 gennaio il gip Alberto Gamberini del tribunale di Bologna ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Dato che nel frattempo i Camminanti si erano spostati, dividendosi e recandosi un gruppo in Romagna e un altro in Toscana, i militari hanno dovuto rintracciare Restivo e D’Amico servendosi della localizzazione dei loro telefonini. Così, sono riusciti a trovare il 22enne a San Miniato, in provincia di Pisa, e il 38enne nel centro di Cesena. Entrambi si stavano fingevano arrotini, probabilmente per selezionare tra gli anziani clienti gli obiettivi del colpo successivo. Su richiesta del pm Michela Guidi, il giudice ha convalidato la custodia nelle carceri di Pisa e Forlì.

In realtà, nonostante i due furti di Argelato siano gli unici contestati ai due, la coppia è sospettata anche di altri cinque furti tra Funo, Argelato e Persiceto, tutti architettati con il medesimo inganno dei vigili e avvenuti tra agosto e ottobre scorsi. Dopo questo e precedenti episodi simili, per scongiurare altri furti e truffe ai danni dei soggetti deboli, i carabinieri hanno divulgato nei paesi della provincia e specialmente nelle frazioni più isolate un ‘vademecum’ rivolto ad anziani e non solo, in cui si indicano le tecniche di truffa più utilizzate dai malviventi e come riconoscere e prevenire i tentativi di furto di questo tipo.

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