Ucraina, un anno di guerra. Da Kharkiv a Bologna: “La fuga con le mie figlie”

Le bombe intorno a casa, prima lo stupore che paralizza, poi il panico e il cervello che non riesce a ragionare. Da qui la reazione: salvare la vita sua e delle sue bambine

Bologna, 24 febbraio 2023 – Le bombe che iniziavano a cadere intorno alla sua casa, prima lo stupore che paralizza, poi il panico e il cervello che non riesce a ragionare. E finalmente la reazione: salvare la vita delle sue bambine e la sua. Yulia Mozhevenko, 46 anni, due figlie gemelle di undici anni, adesso è in un piccolo appartamento di Ozzano. Viveva a Kharkiv, ormai rasa al suolo.

Yulia, quando è fuggita dall’Ucraina?

"Alle 5 del mattino del 24 febbraio dello scorso anno. Quando hanno iniziato a bombardare".

Vi aspettavate un attacco così veloce?

"No, non pensavamo che la Russia arrivasse a bombardare le nostre città".

Che cosa ha fatto?

"Quando ho iniziato a sentire le bombe mi sono quasi paralizzata, poi ho iniziato a correre per casa, non sapevo cosa fare. Ma ho cercato di reagire, ragionare: ho chiamato un’amica che vive in palazzo dove ci sono i rifugi, nel mio non c’erano, abbiamo buttato dentro alle valigie un po’ di vestiti e siamo corsi da lei. Siamo rimasti lì sotto qualche giorno, ma sapevo che dovevamo andarcene. Il problema è che la città era tutta bloccata".

Come avete fatto a uscire da Kharkiv?

"Siamo andate in stazione anche se i treni erano fermi. Ho visto che c’era un pullman che portava fino a Leopoli. Abbiamo preso quello: era pieno fino all’inverosimile. Ci abbiamo impiegato un giorno ad arrivare, una volta lì abbiamo proseguito, sempre in pullman, per l’Italia. Ho deciso di venire subito qui a Bologna perché c’è una mia amica. E l’accoglienza è stata eccezionale".

Le bambine vanno a scuola?

"Sì, il problema però è ancora la lingua. Io faccio corsi di italiano, ne ho appena finito uno per fare la pasta sfoglia e voglio lavorare".

Ha lasciato parenti in Ucraina?

"Solo un fratello. E’ un tecnico informatico, ma il timore è che debba andare anche lui in guerra e lui è una persona di pace".

Yulia, pensa di tornare una volta finita la guerra?

"Non lo so, è difficile fare previsioni. La nostra città è distrutta, ci sono mine ovunque. Al momento non c’è futuro per nessuno".

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