Un lungo weekend fatto di arte e bellezza

Musei, palazzi e gallerie spalancano le porte a turisti e visitatori. Dalla ’Quadreria del Castello’ fino al Mast, ecco cosa vedere

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di Benedetta Cucci

A Pasqua e Pasquetta non chiudono i musei. E così questo lungo weekend festivo sarà l’occasione per recuperare un po’ di cose belle che stanno finalmente animando la città, tra sale istituzionali, palazzi, gallerie. E ce n’è veramente per tutti i gusti. Genus Bononiae – che annuncia l’apertura straordinaria anche il 25 aprile e il primo maggio – spalanca le porte di Palazzo Fava, Palazzo Pepoli, San Colombano e Santa Maria della Vita. ’La quadreria del Castello. Pittura emiliana nella Collezione di Michelangelo Poletti’ è la mostra, a cura di Angelo Mazza, che dà vita a un excursus sulla pittura emiliana dalla fine del ‘400 sino al primo ‘800 presentando importanti opere mai esposte prima d’ora. L’esposizione mette in evidenza le connessioni tra i dipinti e la storia di committenza del luogo che le ospita, appunto Palazzo Fava. Anche la Pinacoteca, che ospita la ’Sibilla Cumana’ del Domenichino proveniente dalla Galleria Borghese, sarà aperta dalle 10 alle 19, compreso il 25 aprile, mentre il 1 maggio l’ingresso è gratuito.

Si visita anche la mostra ’Italo Zuffi. Fronte e retro’ al MAMbo, che nell’intenzione dei curatori Lorenzo Balbi e Davide Ferri, prosegue il lavoro di indagine sull’arte italiana che il museo porta avanti da anni, presentando un artista legato al territorio in cui sorge il museo stesso. Zuffi è un artista classe 1969 e i suoi nuclei tematici si traducono in contrasti e opposizioni che possono agire sul corpo (talvolta quello dell’artista stesso) come sulla forma scultorea.

Da non perdere ’The Mast Collection - A Visual Alphabet of Industry, Work and Technology’ prosegue al Mast dove viene presentata una straordinaria selezione di oltre 500 opere tra fotografie, album e video di 200 grandi fotografi italiani e internazionali e artisti anonimi, provenienti dalla propria collezione di fotografia dell’industria e del lavoro. Un appassionante alfabeto visivo che racconta il processo di industrializzazione della società e celebra il lavoro come strumento di dignità e progresso sottolineandone il valore sociale.

Dalla fotografia ai capolavori dell’arte vetraria, il salto sembra lungo, ma la strada è breve. Si torna in centro, al Museo Medievale , per ammirare i ’Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna’. La mostra consente di avere una panoramica ampia ed esaustiva sulla vetreria europea dal Seicento agli inizi del Novecento e di allargare lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario inglese e spagnolo del Settecento o la colorata produzione boema dell’Ottocento.

È poi l’anno di Pasolini e quindi imperdibile la mostra ’Pierpaolo Pasolini. Folgorazioni figurative’ nel Sottopasso di Palazzo Re Enzo: dalla pittura, che imparò ad amare tra i banchi dell’Università di Bologna agli inizi degli anni Quaranta, al cinema, che lo vide protagonista di una meravigliosa stagione negli anni Sessanta e Settanta. ’Lucio Dalla. Anche se il tempo passa’ racconta l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani. Un percorso dal quale, partendo dall’infanzia, viene evidenziato come il rapporto con la musica di Lucio Dalla sia sempre centrale e sia un elemento continuativo che lo seguirà per tutta la vita. Oltre dieci le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione al Museo Archeologico. A Palazzo Belloni apertura pasquale per vedere ’Frida Khalo. The Experience. Ojos que no ven corazón que no siente’, che rivela uno sguardo intimo e privato sull’artista più conosciuta e amata del Messico. Infine Palazzo Albergati propone due mostre appena inaugurate: ’Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista’ e ’Photos!- I capolavori della Collezione Julián Castilla’: Cartier-Bresson, Doisneau, Capa, Man Ray e i più grandi fotografi del ‘900.

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