MARCELLO GIORDANO
Cronaca

"Un presidio per i tamponi anche in stazione"

Pandolfi, direttore della Sanità pubblica dell’Ausl: "Servono più filtri contro il Covid, come quelli allestiti in autostazione".

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di Marcello Giordano

La curva dei contagi torna a crescere: in concomitanza con i rientri da vacanze e viaggi. Le maglie dei controlli vanno strette. Così, dopo l’aeroporto, Regione e Ausl si attrezzano per aprire nuovi centri per i test Covid. Ieri è stata la volta dell’esperimento in Autostazione e prossimamente non è da escludere che pure la stazione dei treni di Bologna possa aprire una postazione dove effettuare i tamponi Parola di Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento sanità pubblica: "E’ una possibilità, ne parleremo con la Regione nei prossimi giorni".

Il motivo è presto detto: "Abbiamo imboccato la strada giusta, i controlli sono una buona cosa per costituire un filtro contro il virus. Ma le maglie sono ancora troppo larghe".

Bisogna aggiustare il tiro. In stazione, era stato allestito un gazebo, nelle settimane scorse, dove i viaggiatori potevano effettuare il test su base volontaria. Ora che sono arrivati il decreto governativo e l’ordinanza regionale che i controlli li rendono obbligatori, specie per chi arriva da paesi a rischio, in autostazione è stato ricavato un locale per i test.

La giornata di ieri rappresentava una sperimentazione da cui trarre spunti. L’esperimento non è stato un successo, con solo una trentina di esami effettuati tra le 9 e le 13, a fronte dei quasi 600 che vengono effettuati nella sede di via Boldrini. Peraltro, di questa trentina, solo una signora era appena scesa dall’autobus, di ritorno dalla Bulgaria. Tutti gli altri, sono stati dirottati in Autostazione dopo aver prenotato il test all’Ausl, di ritorno da voli aerei.

La tendenza dei più, di ritorno dai viaggi, resta quella di tornare a casa e prenotare i tamponi per i giorni successivi e non svolgerli nell’immediato. Si riflette su come cambiare questa abitudine, ma Pandolfi ha comunque la sensazione che l’autostazione possa rimanere un punto stratefico. Ecco come: "L’affluenza qui è stata incerta, i viaggiatori in bus sono difficili da intercettare. Ma l’autostazione potrebbe diventare comunque un punto strategico, qualora lo rendessimo ambulatorio fisso affiancandolo a quello già esistente, dividendo i carichi delle persone e potendo così aumentare la potenza dei controlli".

Probabile che questo accadrà, già dalla metà della prossima settimana, dopo nuovi confronti tra l’azienda sanitaria e la Regione di livello economico, organizzativo e dopo aver trovato il modo per razionalizzare risorse e personale. L’ambulatorio, insomma, dovrebbe diventare fisso. E fisso diventerà anche il punto testato in aeroporto: "Dalla metà della prossima settimana inizieremo a incrementare la nostra presenza e i controlli e da fine mese saremo fissi", conferma Pandolfi.

Il prossimo obiettivo è allargare lla maglia dei controlli per stringere quella dei contagi: puntando alla stazione dei treni, altro nodo nevralgico. Ma bisognerà trovare il modo per convincere i viaggiatori a sfruttare questi punti sul momento e non solo a giorni di distanza dal rientro. Pandolfi conferma pure l’impegno dell’Ausl agli screening sierologici a docenti e personale scolastico, in vista della ripresa della scuola: "Dove non risponderanno i medici di base, ci penseremo noi. Dobbiamo far sì che i nostri ragazzi tornino a scuola in sicurezza".

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