Violenza, il racconto choc. Lo sfogo della quindicenne: "Abusata in una cantina"

La minore, fuggita da una comunità, ha chiesto aiuto alla mamma e alla polizia. Le ricerche in zona Barca, dove la ragazzina ha detto di essere stata aggredita

Violenza, il racconto choc. Lo sfogo della quindicenne: "Abusata in una cantina"

Violenza, il racconto choc. Lo sfogo della quindicenne: "Abusata in una cantina"

Bologna, 31 marzo 2024 – L’avrebbe invitata a seguirla con l’inganno in uno scantinato. E lì avrebbe abusato della ragazzina, appena quindicenne. La polizia sta cercando di ricostruire i dettagli della violenza sessuale, che sarebbe avvenuta venerdì, denunciata dalla ragazzina e da sua madre. A chiamare il 113, nel tardo pomeriggio, era stata la donna, una trentaquattrenne di origine serba, a cui la figlia si era rivolta subito dopo essere riuscita a sottrarsi alla violenza.

Stando al racconto di mamma e figlia, l’adolescente, che è ospite di una comunità per minori, si sarebbe allontanata dalla struttura dopo aver discusso con le altre ragazzine. Girovagando per la città, in zona Barca, la quindicenne ha raccontato di aver incontrato un conoscente, un uomo sui 45 anni, che, vedendola da sola, l’aveva invitata a seguirlo con la scusa di darle ospitalità e di regalarle dei vestiti. Vestiti che, come raccontato dalla ragazzina alla mamma, si sarebbero dovuti trovare nella cantina di un palazzo in via Vitale da Bologna. Una volta arrivati nel locale, però, l’uomo ha dimostrato le sue vere intenzioni quando la ragazza, colta dalla stanchezza, si è assopita nella cantina. Approfittando della situazione, l’uomo l’avrebbe toccata nelle parti intime. A quel punto, la ragazza si sarebbe svegliata di soprassalto e sarebbe riuscita a sottrarsi all’uomo, recuperando le sue cose e scappando via, per poi chiedere aiuto alla mamma. I poliziotti delle Volanti, acquisite le testimonianze, hanno subito fatto un sopralluogo nella via indicata dalla giovane, per cercare di rintracciare il presunto aggressore e provare a ricostruire i contorni ancora non del tutto chiari del drammatico racconto riferito dalla giovanissima.

Della vicenda è stato subito informato il procuratore di turno ed è stato attivato il Codice rosso. E adesso le indagini sono tese a cercare di identificare l’uomo, che mamma e ragazzina hanno spiegato alla polizia di conoscere già. Tuttavia, la ragazza, probabilmente provata dallo choc, l’altra sera non è riuscita a indicare il palazzo dove sarebbe avvenuta la violenza, rendendo più complesso il lavoro degli investigatori che adesso dovranno scavare tra le conoscenze di mamma e figlia per poter trovare l’uomo. La ragazzina, dopo l’accaduto, è stata riaffidata alla comunità da cui si era allontanata.

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