"Voglio un Comune che parli con i cittadini"

Debora Badiali, candidata del Pd sostenuta da cinque liste, spiega come vuole cambiare passo all’amministrazione partendo dal dialogo

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"Essere comunità significa avere un’idea precisa di Comune e una visione condivisa. Si parte da un’amministrazione che funziona, per contare e per attrarre. E da una comunità viva, che non esiste senza le frazioni e che costruisce il futuro insieme alla Città metropolitana". Queste le parola di Debora Badiali, candidata sindaca di Budrio che correrà alle elezioni del 12 giugno con ben cinque liste a sostegno del progetto ’Apriti Budrio’, tra cui il Partito Democratico.

Come modificherebbe il dialogo con i cittadini?

"Comunicherei le informazioni sui servizi. Un nuovo notiziario comunale che parli di tutta la comunità, con efficienza per rispondere ai cittadini. Lavoro di squadra e procedure più snelle. Polizia locale valorizzata e presente. Servizi online di qualità a partire dalle prenotazioni di appuntamenti fino alla richiesta di documenti, senza dimenticare che certi temi vanno affrontati di persona, come molte questioni edilizie. Rendiconterei, poi, le decisioni e dei risultati raggiunti, partendo dagli obiettivi di mandato".

Che progetti ha per la mobilità?

"Vorrei una Trasversale completa e adeguata in via Olmo insieme a Medicina. E insieme a Granarolo e Argelato per far sistemare quella esistente. Vorrei vedere trasporti pubblici che rispondono alle nuove esigenze: corsi serali, tempo libero, frazioni, accessibilità di stazioni e fermate, più attenzione al tragitto casa-scuola anche verso San Lazzaro".

Come vede la comunità budriese?

"Serve un cambio di passo nella partecipazione e nel rilancio del senso di comunità. I cittadini volenterosi e attenti agli altri possono farlo solo se il Comune svolge il ruolo di promotore e di regista, con l’ascolto, il dialogo e il coinvolgimento nelle scelte. Vorrei associazionismo e volontariato come risorsa inestimabile, da coinvolgere per condividere scelte e progetti. Attività economiche che crescono insieme al paese e valorizzano il patrimonio pubblico, l’arte, la natura".

Cosa fare, infine, per le frazioni di Budrio?

"Budrio non esiste senza le sue frazioni: vanno avvicinate e sostenute. Ognuna ha le sue specificità, per questo sono necessari ascolto e collaborazione. In questi cinque anni non ci sono stati investimenti e progetti, ma nemmeno una relazione diretta tra cittadini e amministrazione. Mi impegno a portare fisicamente il Comune nelle frazioni, anche con appuntamenti durante il giorno, per incontrare i cittadini e studiare i progetti con le realtà del territorio. Aumentando i servizi, cercando nuove modalità, anche ambulanti, per avere servizi-negozi nelle frazioni sprovviste. Intanto, sperimenteremo l’Urp di Mezzolara una volta a settimana".

Zoe Pederzini

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