Via libera al ’Contratto di Fiume’. Ambientalisti volontari in prima linea per prendersi cura del fiume Idice, parte integrante della storia di Budrio. A seguito della rottura dell’argine del 17 novembre 2019, alcuni sostenitori del gruppo CambiamOra di Budrio si sono infatti interrogati su cosa fare per tutelare e valorizzare l’Idice, coinvolgendo tutti coloro che abitando vicino al corso d’acqua. CambiamOra ha pensato di proporre il Contratto di fiume a cui stanno già collaborando cinque amministrazioni comunali: San Lazzaro, Castenaso, Budrio, Molinella e Medicina.
Gli obiettivi sono essenzialmente tre: avvicinare l’Idice alle persone attraverso la divulgazione e la comunicazione, istituire un tavolo informativo che coinvolga principalmente il Servizio sicurezza territoriale e protezione Civile di Bologna che ha in gestione l’Idice e tutti gli aderenti al Contratto di fiume e, infine, creare un corridoio verde-fluviale per tutto il tratto dell’Idice che consenta l’interfacciarsi delle attività locali. Il primo "passo" del Contratto di fiume Idice a Budrio è la Citizen Scienze, ora attiva. Si intende una collaborazione tra cittadini e scienziati: i cittadini raccolgono dati nell’area di loro competenza e li condividono su piattaforme internazionali. I dati vengono poi analizzati e restituiti alle comunità. In questo modo è possibile raccogliere un’immensa quantità di informazioni, che spesso gli enti istituzionali preposti non sono in grado di acquisire. Due gruppi ambientalisti, CambiamOra e Ambientiamoci, insieme ad altri volontari, hanno deciso di monitorare le presenza di nitrati e fosfati, l’escherichia coli e la torbidità delle acque del fiume Idice.
Zoe Pederzini
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro