Zanardi, il pm: "Perizia sull’handbike"

La Procura di Siena ha ascoltato quattro agenti della polizia locale e l’atleta che si trovava dietro all’ex pilota

Migration

"Forza papà, ti aspetto, torna presto". Due cuori e questa frase, sotto una foto di Alex Zanardi sorridente. A cinque giorni dal drammatico incidente di Pienza, Niccolò, il figlio ventiduenne dell’ex pilota di Formula 1 ha rotto il silenzio. Lo ha fatto su Instragam, condividendo un’immagine del padre e un messaggio di speranza. Un messaggio che è stato accolto con tantissimi commenti di affetto e vicinanza per il campione paralimpico, che adesso si trova ricoverato, tenuto in coma farmacologico, all’ospedale Santa Maria delle Scotte di Siena.

Un messaggio che è stato condiviso anche dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, che sul suo account del social ha postato la foto di Niccolò e Alex Zanardi, accompagnata dall’incitamento: "Forza Alex, siamo tutti con te!". E il desiderio che l’atleta, simbolo di forza di volontà e passione, si rimetta presto è condiviso anche dal cantautore Francesco Guccini, che ieri mattina, intervenuto alla trasmisione di Radio1 ‘Un giorno da pecora’ ha augurato a Zanardi "che tutto si risolva per il meglio". "Mi dispiace molto – ha detto Guccini – Alex ha dimostrato di esser una persona indomita nonostante la disgrazia che gli è capitata anni fa, spero si risolva tutto per il meglio".

Un coro di affetto e speranza, una vicinanza virtuale all’ex pilota, da cinque giorni in terapia intensiva. In condizioni neurologiche critiche, ma stabile. Zanardi è intubato, sedato e ventilato meccanicamente e la prognosi resta riservata. Nei giorni scorsi si era parlato della possibilità di farlo uscire dal coma farmacologico in settimana, ma i medici senesi, in base alle valutazioni sullo stato neurologico del pazente, hanno rimandato la valutazione alla prossima.

Sul fronte delle indagini, agli atti del fascicolo aperto sull’incidente c’è "un filmato amatoriale ma contiene gli elementi fondamentali" per chiarire la dinamica dello scontro, come ha spiegato il procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, titolare dell’inchiesta assieme al sostituto Serena Menicucci. Per chiarire le cause che hanno provocato la perdita del controllo dell’handbike da parte dell’ex pilota servirà una perizia sul mezzo sequestrato. Solo una consulenza sull’handbike potrà chiarire se si è trattato di un guasto tecnico o di un errore umano. Per cui, nei prossimi giorni la Procura conferirà l’incarico a un consulente tecnico d’ufficio. Le indagini puntano anche a chiarire se ci fossero tutte le autorizzazioni per la corsa, da parte dei Comuni di Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano e Pienza. Su questo punto, quattro vigili della polizia locale di Sinalunga e Torrita sono stati sentiti ieri dai carabinieri. I militari stanno cercando di appurare le modalità utilizzate dalle polizie locali dei vari paesi toccati dalla manifestazione e i servizi di accompagnamento effettuati lungo le strade percorse venerdì scorso da Zanardi e dagli altri ciclisti.

Gli inquirenti hanno anche ascoltato la testimonianza, ritenuta molto preziosa, di Marcello Bartolozzi, che si trovava dietro a Zanardi al momento dell’impatto. Bartolozzi ha escluso che il campione possa aver tolto le mani dal manubrio, anche poter effettuare delle riprese col cellulare e nega che vi sia stata distrazione o superficialità. Tuttavia, ogni elemento è utile a ricostruire la dinamica dell’incidente, per cui è indagato, come atto dovuto, il camionista: per questo, stasera, nella puntata di ‘Chi l`ha visto?’ verrà trasmesso un appello del pm Menicucci "a chiunque sia in grado di riferire circostanze utili per ricostruire quei minuti".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro