Zuppi al cimitero sudafricano Omaggio ai caduti per la pace: "La guerra è la vera pandemia"

"Questi soldati scelsero di venire ad aiutarci Qui non c’è solo il passato"

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Il cardinale Matteo Zuppi ha visitato il cimitero di guerra sudafricano a Castiglione di Pepoli. Si è trattato di un omaggio ai quasi 500 soldati che morirono durante l’ultimo conflitto mondiale scegliendo di lasciare il proprio paese per liberare l’Italia dall’invasore nazista. "In questo momento in cui siamo tutti impegnati a sconfiggere il virus – ha spiegato l’arcivescovo – non dobbiamo dimenticare che la guerra è la peggiore tra le pandemie. La pace è un bene che va tutelato in ogni modo e noi non possiamo che ringraziare questi soldati che scelsero di venire qui e di aiutarci, anche se in cuor loro avevano un unico desiderio, quello di tornare a casa il prima possibile". C’è un legame che unisce l’appennino a Zuppi, con il porporato che riconosce a questi luoghi la capacità di trasmettere la saggezza.

"Questo luogo dimostra come qui in montagna sia custodito il nostro passato, ma io credo ci siano anche tanti insegnamenti per il futuro. Un poeta degli appennini in una canzone si chiede quando l’uomo imparerà a vivere senza uccidere un suo simile. La risposta a questi interrogativi arriva proprio da un sudafricano, Nelson Mandela. Quando gli domandarono se veramente non odiava chi per tanto tempo lo aveva tenuto in prigione, lui rispose che se gli avesse odiati ci sarebbe stata ancora la guerra, mentre lui lottava per la pace". Alla cerimonia era presente il sindaco di Castiglione, Maurizio Fabbri. "La visita è significativa – ha spiegato il primo cittadino – in questo momento di sofferenza e di crisi che induce ad impegnarci per un futuro di pace e di solidarietà, attraverso l’insegnamento del passato, le difficoltà del presente e la speranza del futuro migliore".

Massimo Selleri

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