Bologna, inaugurato Salaborsa Lab, il nuovo spazio in vicolo Bolognetti

Taglio del nastro con il sindaco Lepore: la nuova biblioteca tra tradizione e contemporaneità. I libri? Ancora non ci sono...

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Bologna, 31 maggio 2022 - La prima grande narrazione, nella Salaborsa Lab che ha inaugurato ieri in vicolo Bolognetti, con laboratori di fabbricazione digitale e progettazione di videogiochi, è firmata dal suo architetto Fabio Fornasari . Ieri taglio del nastro con il sindaco Matteo Lepore – circondato dall’assessore Daniele Ara , da Elena Di Gioia delegata alla cultura, da Rosa Amorevole presidente del Santo Stefano e da Veronica Ceruti , direttore del settore Biblioteche –: nelle stanze e nel corridoio non c’è traccia di libri, ma a farsi leggere come una grande storia, per il momento, c’è proprio il pensiero di Fornasari che ha creato un ponte tra tradizione scritta e contemporaneità liquida, fatta di suggestioni letterarie e cinematografiche che escono da scenografie, tavoli snodabili, pannelli sospesi. Tutto questo si può vedere girando per i vari spazi appena prima che aprano per i laboratori nel pomeriggio: l’ultima sala, quella più scenografica chiamata ’Onda di tutti’ , con sedute a scivolo e una progettazione informale, accogliente e priva di barriere architettoniche dove si potrà leggere e assistere a proiezioni video, ospita addirittura una performance ambient del Phase Duo con musica e immagini, tanto per sottolineare il possibile uso che si potrà fare di questo tassello della Salaborsa Lab, biblioteca innovativa, educational e versatile. Dove ogni dettaglio è stato a lungo pensato da Fornasari, che ha vinto un bando e ha realizzato un progetto onirico e immersivo ma estremamente pratico, con arredi semplici, flessibili e con grande attenzione alla sostenibilità ambientale. Sia gli arredi che le dotazioni tecnologiche sono stati progettati per favorire il lavoro in gruppi, la diffusione e lo scambio di competenze, la fruizione di prodotti culturali così da generare un approccio critico, consapevole e accessibile nei frequentatori della nuova Salaborsa, evoluzione della mitica biblioteca Ruffilli.

Ma cosa troverà il pubblico cui è dedicato questo nuovo spazio, ovvero quello ’young adult’, nel grande Lab? Tra le tante risorse, ci sarà l’ Archivio Videoludico donato al Comune dalla Fondazione Cineteca, una ricchissima collezione con migliaia di videogiochi e relative consolle. Troverà casa qui il Liquid Lab , ovvero il progetto di welfare culturale per contrastare le povertà educative e il divario digitale, partecipato da tante realtà bolognesi, che darà quelle conoscenze fondamentali per un’elaborazione critica e creativa di prodotti culturali ibridi, al crocevia tra libri, illustrazioni, podcast, videogiochi e manufatti digitali. Ma offrirà anche percorsi di alfabetizzazione digitale e aggiornamento a docenti e operatori della cultura. E mentre si prosegue il giro di questo nuovo mondo che ancora non ha libri perché i titoli saranno quelli di una suggestione partecipata dai fruitori, nella sala della stampa 3d sta nascendo un piccolo gatto scultoreo: tempo di gestazione digitale, 4 ore.

 

 

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