Bologna, partenza indiavolata. Aspettando i tifosi

Bologna, 2 settembre 2020 - Doveva essere l’amico che veniva a dare una mano a Mihajlovic, ma adesso Ibrahimovic rischia invece di diventare l'incubo estivo del Bologna. Inizia il 19-20 settembre contro il Milan la nuova stagione dei rossoblù. Comincia da San Siro la cavalcata di mister Sinisa e dei suoi ragazzi contro un avversario, la squadra dello svedese, che quasi poco meno di due mesi fa, era la sera del 18 luglio, cancellò con cinque reti quanto di buono aveva fatto in campionato la squadra di Poli e soci. Così sulla carta sembra di rivivere un incubo, ma è pure vero che questa partita, a inizio di una stagione che dura solo otto mesi, può diventare la chance per un riscatto a stretto giro di posta. Anche se bisogna sottolineare come il Milan, allo stato attuale, qualche operazione di rinforzo l'abbia già fatta, mentre il Bologna è ancora alla finestra.

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Non sarà una partenza facile quella per Palacio e compagni. Nelle prime giornate affrontano anche la Lazio alla quinta, il Napoli alla settima, al Dall’Ara, e l’Inter alla decima e subito dopo la Roma. In mezzo ci sono i derby regionali, in casa con Parma e Sassuolo, sfide comunque delicate per ovvie ragioni di supremazia territoriale.

Il calendario ha posto la partitissima con la Juve all'ultimo turno di campionato: andata a Torino, ritorno in Emilia. Di solito negli ultimi 90 minuti i verdetti sono quasi tutti già espressi e la fatica comincia a farsi sentire. Alla 38esima giornata potrebbe diventare solo una semplice passerella di campioni.

Inutile comunque fare tante congetture, in fin dei conti, come dicono quasi tutti gli allenatori, bisogna affrontarle tutte. L'unica incognita restano i tifosi. Rivivere un campionato come quello appena terminato, mi riferisco alle ultime dodici partite giocate d'estate, senza pubblico sugli spalti sarebbe un altro svilimento al nostro sport nazionale. Si parla di parziale riapertura degli stadi verso ottobre. Se accadesse, sarebbe un vero e importante successo.

Intanto Mihajlovic, in attesa di debellare la positività al Covid, inizi a pensare a come limitare Ibra e i suoi fratelli. Perché chi ben comincia è a metà dell'opera. E i detti popolari molto spesso non sbagliano.

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