Mercato Bologna, Destro ha svolto le visite mediche per il Genoa. "Voglio la salvezza"

La cessione del centravanti è in dirittura d'arrivo dopo quattro stagioni tormentate

Mattia Destro, 28 anni, in rossoblù ha collezionato 29 reti in 112 partite (FotoSchicchi)

Mattia Destro, 28 anni, in rossoblù ha collezionato 29 reti in 112 partite (FotoSchicchi)

Bologna, 2 gennaio 2020 – Dopo quattro stagioni e mezzo disseminate di tante promesse non sempre mantenute, mille rimpianti, un numero imprecisato di guai fisici, stipendi faraonici, cadute e resurrezioni, più i 29 gol in 112 partite ufficiali che rappresentano il suo score complessivo, Mattia Destro (28) è a un passo dal chiudere la sua avventura col Bologna. Oggi pomeriggio il giocatore ha svolto le visite mediche con il Genoa.

Il giocatore si è concesso brevemente ai giornalisti, prima di iniziare le visite: "Sono carichissimo, dobbiamo fare un grande girone di ritorno. Il mio obiettivo? Salvare il Genoa". In Ligurua l'attaccante ritrioverà Perin, Sturaro e Criscito. “Li ho sentiti già per telefono, poi li incontrerò di persona”.  

Destro va quindi verso quel Genoa che dieci anni fa gli aveva dato la prima maglia da titolare in serie A, in queste ore ha rotto gli indugi ed è disposto a chiudere una trattativa lampo per consegnare subito al neo-allenatore del Grifone Davide Nicola quello che sarebbe il terzo rinforzo di gennaio portato in dote dal presidente Preziosi, dopo i ritorni di Perin e Behrami. Nella logica di questa operazione a cui anche ieri hanno lavorato alacremente i dirigenti dei due club nonché l’agente del calciatore, a dispetto del Capodanno solitamente dedicato alle riflessioni, il Genoa diventerebbe il nuovo padrone del cartellino di Destro, accollandosi il peso dell’ingaggio fino a giugno e lasciando che sia l’attaccante a meritarsi sul campo la riconferma. L’operazione è in dirittura d'arrivo.

Destro così è pronto a sfidare domenica quel Sassuolo che, per un curioso intreccio del destino, lo stesso Destro il 31 marzo condannò alla sconfitta (2-1) al Dall’Ara con un colpo di testa da corner nei minuti finali, memorabile almeno quanto la corsa a perdifiato per festeggiare i tre punti che gli costò una lesione alla coscia e l’ironia di Mihajlovic in sala stampa.

Da quel 18 agosto 2015 in cui Mattia aprì le acque come un novello Mosè arrivando in stazione tra due ali di folla osannante, di acqua ne è passata sotto i ponti. Compreso il pestone al piede con annessa frattura, opera dell’interista Miranda, che nella primavera del 2016 ha rappresentato l’origine dei suoi tormenti. Quest’anno, dopo i soli 278 minuti raggranellati fin qui in campionato e una stima di Mihajlovic che dopo l’infatuazione di luglio è scesa ai minimi termini, Destro ha un disperato bisogno di rimettersi in gioco altrove e il Bologna un disperato bisogno di ingaggiare un centravanti più affidabile dell’ultima versione di Mattia.

La somma delle due necessità quasi certamente manderà in porto l’operazione, che non prevederebbe, al momento, il ‘plus’ dello sbarco di Andrea Favilli (22) sotto le Due Torri. L’attaccante di proprietà della Juve non è il profilo che cerca Mihajlovic, né lo è Antonio Sanabria (23), l’altra punta che il Genoa ha provato a sbolognare. L’attaccante nel mirino di Sinisa, come noto, risponde al nome di Musa Barrow (21) dell’Atalanta. Per il gambiano il club di Percassi chiede 15 milioni a giugno (prestito con obbligo di riscatto), mentre il Bologna ne offre una dozzina. A giorni un nuovo incontro: ma è una distanza non impossibile da colmare.

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