Alberto Aitini dimissioni, la svolta: lascia il ruolo da dipendente Pd

Addio volontario alle mansioni in Federazione, ma resta nel partito. Il prossimo incarico in Confesercenti partirà a breve

Alberto Aitini, ex assessore alla Sicurezza di Bologna, non è più stipendiato dal partito

Alberto Aitini, ex assessore alla Sicurezza di Bologna, non è più stipendiato dal partito

Bologna, 6 maggio 2022 - Alberto Aitini ha lasciato il Pd. Non ha stracciato la tessera, no. Quella è sempre in tasca, rinnovata di fresco. Ma è qui e ora che parte il nuovo corso professionale, qualche tempo dopo il brusco stop imposto all’ascesa politica, temporaneamente.

Storia di fine agosto dell’anno scorso, quando il nome dell’assessore a Sicurezza, Commercio e Manutenzione (e non solo) del Comune fu depennato senza troppi complimenti dalla lista del Partito Democratico per la corsa a Palazzo d’Accursio. A primavera ecco la svolta, Aitini ha lasciato il Pd dicendo addio alla parola ‘dipendente’, firmando tre giorni fa le dimissioni volontarie. Nessun incarico più a spese della Federazione dem ora guidata da Federica Mazzoni, lui che fu contrattualizzato nel 2015 dall’allora segretario provinciale Francesco Critelli, con la mansione di responsabile organizzativo. Impegno che Aitini, mantovano di nascita e ormai bolognese di adozione, lasciò a inizio 2018 proprio per entrare nella giunta del Merola bis. Mesi di studio, la vittoriosa bonifica dai pusher della Montagnola, il nuovo regolamento dei dehors con più elasticità rispetto al vecchio, il rafforzamento della raccolta dei rifiuti. Poi le primarie del Pd dell’anno passato, quando Aitini assieme ad altri esponenti del Pd annunciò l’appoggio a Isabella Conti, indipendente nella corsa ma ancora tesserata con Italia Viva, sfidante dell’attuale sindaco Matteo Lepore. Di lì il depennamento dalle liste – assieme all’ex assessora Virginia Gieri – e lo strappo con Lepore, un gelo che oggi si perpetua nei due schieramenti presenti all’interno del partito di Bologna. Aitini però saluta e pur rimanendo all’interno della Direzione provinciale Pd e della Direzione regionale Pd sceglie di tagliare i ponti occupazionali, anche territori di polemica. Gli stessi ponti che fecero arrivare un ricorso contro di lui da alcuni compagni di partito (e contro il deputato Francesco Critelli) per la ‘colpa’ di avere appoggiato alle primarie un candidato che non fosse del Pd. Cose che succedono in politica, e l’ex assessore ha deciso di svoltare.

La politica potrebbe però tornare nell’orizzonte di Aitini (qualcuno parlotta di future tornate elettorali locali), ma per ora farà tutt’altro. Presto comincerà a lavorare all’interno delle fila di Confesercenti Bologna. L’associazione di categoria aveva recentemente dato il via a nuove politiche di sviluppo, sia per il rafforzamento dell’area dei servizi, sia per il rafforzamento dell’area sindacale e commerciale. Ed è per questo secondo ambito che ci sono stati diversi colloqui, con diverse figure, tra le quali Alberto Aitini. "Eravamo alla ricerca di una persona che rafforzasse l’associazione, una figura in più per tutelare e difendere la categoria su tutto il territorio metropolitano – spiega il direttore provinciale di Confesercenti, Loreno Rossi –. Investiamo, perché ci crediamo, in una figura che ci farà stare più vicini ai commercianti. Alberto Aitini ha le caratteristiche giuste e si è dimostrato capace sul campo". Per l’associazione di categoria un acquisto imporante, anche dal punto di vista numerico la parte sindacale-commerciale sale da quattro a cinque unità. Per Aitini, come detto, nuova vita e nuova sfida, sarà attivo su tutto il territorio metropolitano, il Comune di Bologna secondo quanto filtra è già stato informato.

Paolo Rosato

 

 

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