Città 30, Lepore chiede fiducia ai bolognesi: “Non ci saranno ritardi”

Prosegue lo scontro a distanza con il ministro Salvini che ha annunciato una direttiva per modificare il provvedimento. Il sindaco: “Fa campagna elettorale. Vogliamo salvare vite, questa è una misura che non va boicottata”

Bologna, 22 gennaio 2024 - "Città 30? Una scelta ideologica", secondo Salvini. "E' un progetto che segue le linee guida del Ministero, Salvini è in campagna elettorale permanente", sottolinea Lepore.

Prosegue lo scontro a distanza sui nuovi limiti di velocità in vigore a Bologna da martedì scorso con 6 pattuglie in strada tutti i giorni nei punti nevralgici, per i controlli: di fronte a scuole, mercati e negozi di vicinato, ospedali, case di cura e della salute, parchi e giardini, case di quartiere, impianti sportivi. Le multe? Scattano dai 36 chilometri orari nelle strade in cui il limite è dei 30 e dai 56 chilometri orari nelle strade in cui è rimasto il limite è dei 50.

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. In città da martedì 16 gennaio vige in molte strade del centro il limite dei 30 chilometri all'ora
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. In città da martedì 16 gennaio vige in molte strade del centro il limite dei 30 chilometri all'ora

Per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti "va bene mettere il limite a 30 orari davanti alle scuole, alla casa di riposo, ma costringere centinaia di migliaia di persone a stare in coda ad inquinare di più a spendere di più a perdere più tempo, non significa aiutare l'ambiente".

Il sindaco di Bologna tira dritto: "Io credo che invece che boicottare questa misura, il ministro dovrebbe sostenere le città come la nostra - dice stamattina a Radio Capital -. Dobbiamo dialogare per salvare vite e migliorare la città, l'obiettivo è questo e non fare campagna elettorale".

Ma due giorni fa il ministro dei Trasporti ha annunciato una direttiva per modificare città 30, contro la quale il Codacons annuncia già un ricorso. "Penso che la cosa migliore sia vedersi con il governo - getta acqua sul fuoco il primo cittadino -. Se arriverà una direttiva contro le città 30, questa direttiva deve basarsi su fatti reali. Salvini parla di cose che a Bologna non ci sono. Ha parlato di strade messe a caso a 30 km/h. Ma non è così, perché abbiamo usato i criteri del ministero. Se arriverà una direttiva che riguarda questi aspetti, non sarà una direttiva fatta ad hoc su Bologna ma complicherà la vita di tutte le città italiane. Credo che il ministro alla fine capirà che questa non è una direttiva attuabile".

Il Carlino sta dando voce ai bolognesi con un sondaggio (clicca qui per partecipare) ad hoc, volto anche a raccogliere suggerimenti ed idee per migliorare il traffico in città. Tutti ne parlano e nel primo round la maggioranza dei cittadini è per il no (79%). "Solo ora i cittadini iniziano a capire come funziona - spiega il sindaco in radio -. I residenti nel percorso strada lavoro incontrano poche strade con il limite dei 30 all’ora. E come si vedrà nella pratica non ci saranno ritardi. Ma siamo disponibili a migliorare il provvedimento".

E sulle multe Lepore vuole fare chiarezza: "Sulle strade ai 30 non ci sono autovelox, non ci sono pattuglie. Le pattuglie sono posizionate solo in sei strade della città, ben segnalate. Sei pattuglie in strade sensibili, dove ci sono scuole e ospedali. Abbiamo fatto in media 4 o 5 multe al giorno di 29 euro. Di questo stiamo parlando".

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