Backstreet Boys a Bologna, lo show degli "Stones del pop"

L’ex boyband domani sera all’Unipol Arena festeggia i 25 anni di carriera: "E non ci fermiamo qui"

Bologna, 20 ottobre 2022 - "Siamo i Rolling Stones del pop", giurano i Backstreet Boys, in concerto domani all’Unipol Arena per festeggiare le nozze d’argento con l’hit-parade, aggiungendo poi convinti: "E abbiamo davanti altri 25 anni di carriera". Insomma, Backstreet’s back, alright!, come dimostra l’esaurito pure di questa rentrée emiliana.

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I Backstreet Boys in una foto d’archivio; la band è in tournée da oltre due anni
I Backstreet Boys in una foto d’archivio; la band è in tournée da oltre due anni

Fenomeno BTS a parte (in partenza per il servizio militare, con qualche apprensione sulla tenuta del loro successo planetario) la stagione delle boyband è finita; e, d’altro canto, il quintetto americano non è più boy da un pezzo. "Anche se abbiamo imparato a conviverci fin da giovanissimi, il mondo del pop può farti impazzire con la pressione che ti mette addosso", ammettono Kevin Richardson, Brian Littrell, Howie Dorough, Nick Carter, AJ McLean guardando con distacco i clamorosi esordi di un quarto di secolo fa. "Non è sempre facile reggere le aspettative di chi ti fa sentire il migliore del mondo".

Dopo aver chiamato a raccolta il loro popolo in quel di Las Vegas con una residency di due anni al Planet Hollywood Resort & Casinò , i BSB nel 2019 sono tornati a trovarlo a casa sua con un tour planetario di 196 concerti in marcia fino al marzo 2023. Il modo per riprendersi il mondo dopo un lunghissimo appannamento dell’epopea di Everybody (Backstreet’s Back) , superato solo con l’ultima fatica discografica ‘DNA’, primo loro album in quasi un ventennio a centrare la vetta della classifica Usa.

"Agli inizi abbiamo avuto successo perché ci sentivamo in sintonia con i tempi ed eravamo i primi a credere nelle nostre capacità" dicono. "Poi le cose sono cambiate e c’è voluto del tempo per riacquisire le nostre certezze. Questo tour, però, non è il nostro ‘grande ritorno’ perché, in realtà, non ce ne siamo mai andati. È solo una fase nuova del cammino che affrontiamo con tutta la convinzione possibile".

Esaurita la lunga permanenza sulla Strip nella primavera di tre anni fa (inframezzata solo dal blitz al festival cileno di Viña del Mar e dalla partecipazione dell’ormai tradizionale Backstreet Boys Cruise tra Miami e i Caraibi), i cinque si sono subito imbarcati nell’impresa più mastodontica della carriera; quattro anni di concerti (anzi due e mezzo al netto della pandemia), con un fatturato complessivo stimato in oltre 90 milioni di dollari. La natura celebrativa dello spettacolo ha spinto la band di Orlando a stilare una scaletta di 27 pezzi (più l’introduzione di ‘Everyone’) focalizzata soprattutto sugli album di maggior successo, vale a dire ‘Millenium’, da cui affiorano 7 canzoni (compresa quella ‘I want it that way’ usata a suo tempo da Trump in campagna elettorale con una mossa accolta tiepidamente dai cinque), e ‘Black & Blue’ (5 pezzi). Cinque estratti pure da ‘DNA’ a cominciare dalla sciropposa ‘Don’t go breaking my heart’ che è valsa pure la candidatura al Grammy (andato poi alla coppia Lady Gaga-Bradley Cooper) per la migliore interpretazione collettiva.