Castiglione dei Pepoli (Bologna), 30 luglio 2017 - Ha aspettato di tornare a casa a Castiglione dei Pepoli dov'è nato 75 anni fa. E, sul palco di una splendida piazza affollata di ammiratori e amici, Leo Nucci, 75 anni e 50 di carriera, il più grande Rigoletto al mondo, ha confidato al suo intervistatore Enrico Stinchelli, autore e conduttore della Barcaccia: "Ho appena cantato il mio 528esimo Rigoletto all'Arena. Giovedì sarò con Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio. Quella sarà l'ultima volta che canterò all'aperto" (VIDEO).
Quindi ha aggiunto, scherzoso: "Ma poi mi dovranno ancora sopportare per un anno". Lungo, caloroso applauso. Ad aprile Nucci aveva confidato in un'intervista al Qn: "Stando alle logiche della vita, avrei già dovuto smettere dieci anni fa. In realtà mi sento in una forma incredibile. Non ho nessuna paura di andare in pensione, ci è andato anche il Papa. Ci sto pensando veramente. So che continuerò a far musica, a 70 anni mi sono messo a studiare il violoncello. E continuerò a seguire i giovani. Se per caso mi saltasse in mente di venire a Castiglione tre mesi all’anno e di aprire una scuola, si vedrebbe una fila di cinesi lunga così...".
Gran finale commosso con il sindaco sul palco e la piazza di Castiglione dei Pepoli che ha applaudito il suo grande figlio (VIDEO).
Grande #Leo Nucci, acuto di mezzanotte. Quella strada nel bosco. Piazza in delirio pic.twitter.com/HDp9AOCAgn
— Rita Bartolomei (@RitaBartolomei) 30 luglio 2017
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