"A settembre vogliamo far ripartire tutto"

Si è chiusa la stagione più dura: "Abbiamo aiutato le società, potremmo cancellare le coppe e iniziare direttamente dai campionati"

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di Giovanni Poggi

A cinque mesi di distanza da quel 10 gennaio 2021, giorno in cui fu eletto presidente del comitato regionale dell’Emilia Romagna della Figc, Simone Alberici ha rivissuto le stesse emozioni poche settimane fa, quando ha ottenuto la nomina di Vicepresidente del Settore Giovanile e Scolastico nazionale. Un traguardo senza precedenti, quello raggiunto dal 41enne avvocato parmense, che già deteneva quello di più giovane Presidente del Comitato Regionale.

Alberici, dopo l’elezione a presidente del Crer, un’altra nomina importante, a distanza di pochi mesi.

"Sì, ed è stata una grande soddisfazione, per tanti motivi. Uno di questi è sicuramente rappresentato dal forte legame che ho con il settore giovanile, che ho sempre seguito con passione fin da quando ero dirigente. L’altro motivo, che mi rende ancora più orgoglioso nel rivestire questo incarico, riguarda la nostra regione: erano tanti anni che l’Emilia Romagna non ricopriva un ruolo così importante a livello nazionale, sia in Figc che in Lega".

Il bilancio di questi suoi primi mesi vissuti in un periodo di piena pandemia?

"Sono stati mesi pieni di soddisfazioni, ma anche di difficoltà. Sono subentrato quando stava cessando la seconda ondata, e stava già iniziando la terza, per cui all’inizio è stata veramente dura. Allo stesso tempo, però, grazie alla sinergia con il comitato, con i consiglieri regionali e, soprattutto, con le società, abbiamo avuto la possibilità di lavorare nelle migliori condizioni possibili. Sono stati mesi importanti e impegnativi, ma dove, ripeto, siamo comunque riusciti a toglierci delle soddisfazioni".

E’ soddisfatto anche di come sono ripartiti i campionati, su tutti quello di Eccellenza?

"Sì. Abbiamo concesso a tutte le società di scegliere se ripartire o meno, garantendo a coloro che non si sentivano nelle condizioni di riprendere a giocare, di non perdere i diritti di mantenimento di categoria. Questo, grazie a una grande battaglia che ci ha permesso di concludere tutti i principali campionati regionali, cosa che non capitava da due anni. La mancata ripartenza dei campionati ai quali non è stato riconosciuto l’interesse nazionale è stata una decisione inevitabile perché imposta dall’alto".

Sono quantificabili i danni causati dalla pandemia? Quante società rischiano di cessare o di non riprendere l’attività?

"Il nostro Comitato, come tutta la LND, ha fatto un grande sforzo di natura patrimoniale per permettere alle società di potersi ripresentare ai nastri di partenza l’anno prossimo: abbiamo congelato il contributo covid dalla Promozione alla Terza Categoria, stornando completamente tutti i diritti di iscrizione, e mettendo le squadre nelle condizioni di riprendere con un costo economico minimo".

Sulla ripartenza definitiva e concreta dei campionati, invece, c’è già qualche data certa?

"L’obiettivo è quello di fare ripartire tutte le attività per l’inizio di settembre: siamo fiduciosi. Per questo stiamo valutando l’ipotesi di far ripartire direttamente i campionati, senza le coppe, entro la prima, o massimo seconda, settimana di settembre".

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