Bologna, tutti a rapporto aspettando Sinisa

Si torna al lavoro a Casteldebole per la Coppa Italia dell’8 agosto: forse presente il tecnico, molto irritato dalla figuraccia olandese

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di Massimo Vitali

Etichetta scontata: oggi per il Bologna sarà un ritorno al campo di fuoco. E non solo per una colonnina del mercurio che alle 18, quando la squadra si ritroverà a Casteldebole, dovrebbe assestarsi intorno ai 36 gradi, rendendo il primo allenamento della settimana che porta alla sfida di Coppa Italia col Cosenza un mezzo tormento. Ma perché il tracollo col Twente, ancorché si trattasse solo un’amichevole estiva, ha lasciato inevitabilmente delle scorie ed è arrivato il primo snodo di stagione in cui toccherà guardarsi negli occhi, confrontarsi, dare una stretta ai bulloni e non sbagliare l’approccio al primo esame che conta.

I dirigenti (Fenucci dixit) non hanno gradito lo scollamento del primo tempo di Enschede. Mihajlovic, che venerdì ha visto la sfida in tv collegato da remoto e già oggi potrebbe essere presente a Casteldebole, men che meno: di sicuro è il più arrabbiato di tutti per l’approccio morbido della sua squadra. Il paradosso è che gli stessi calciatori venerdì sera l’hanno presa male, mostrando sul campo un nervosismo che è già la spia di un momento complicato. Fa un po’ specie considerato che oggi è solo il primo giorno d’agosto e lo scoglio di Coppa Italia tra una settimana metterà il Bologna di fronte a un Cosenza che a maggio si è tenuto stretta la serie B battendo il Vicenza nel playout salvezza. Ma tant’è.

La Ternana un anno fa in B era addirittura una neopromossa e al Dall’Ara rifilò cinque ceffoni ai rossoblù sbattendoli fuori dalla Coppa al primo turno. E non tanto più titolato era nell’agosto 2017 il Cittadella, che al Dall’Ara passeggiò (3-0) sui resti del Bologna di Donadoni, spingendo il tecnico a convincere il club a ingaggiare Palacio. Morale: è solo il primo turno di Coppa Italia, superarlo non darebbe particolare lustro ma toppare l’appuntamento aprirebbe già scenari di crisi considerato che il 14 agosto c’è la prima di campionato con la Lazio all’Olimpico.

Tutti a rapporto insomma. Si spera al cospetto di Mihajlovic, anche se la sua presenza al ‘Galli’ come sempre è ancorata alle sue condizioni di salute. Ma se anche Sinisa oggi non ci fosse dirigenti e calciatori si aspettano di riavere il tecnico al loro fianco nei prossimi giorni. Che poi quello del gruppo con l’allenatore sia un abbraccio o un serrato confronto (dopo il ko col Twente più facile la seconda ipotesi) cambia poco. L’importante, come diceva Fenucci sabato in Comune, "è riavere al più presto Sinisa in panchina".

A proposito di Fenucci: non è escluso che il capo azienda di Casteldebole oggi faccia un discorso alla squadra, per richiamare tutti alle loro responsabilità in un momento in cui il gruppo, fin qui privato della propria guida, è chiamato a dare più del cento per cento, con o senza Sinisa. Il mercato in divenire, che fin qui, è bene ricordarlo, ha tolto certezze alla squadra, non può diventare un alibi per confezionare ‘non partite’ come quella di Enschede. Nel dubbio Bologna-Cosenza di lunedì 8 agosto (calcio d’inizio alle 21,15) è ‘la partita’. Sottinteso: da non sbagliare.

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