Castriota: "La vittoria del gruppo"

La Veni è stata promossa in C Silver dopo il successo sulla Selene: "È stata durissima, ora ce la godiamo"

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di Giacomo Gelati

Si dice che gli alberi, che sono lenti a crescere, portino i frutti migliori. È l’ora più bella in casa della Veni del presidente Dario Dondarini, reduce dal sofferto trionfo sulla Selene Sant’Agata (serie vinta 2-1: 64-57; 79-75; 78-73) che ha regalato ai sanpierini la prima storica promozione in C Silver in 68 anni di storia.

Una cavalcata, quella di capitan Gianfranco Pastore e soci, che sa di promessa mantenuta dopo la finale persa lo scorso anno contro la Cmp Global. A raccontarla è coach Gabriele Castriota, tornato nel 2018 a San Pietro in Casale a cinque anni dalla sua ultima panchina coi New Flying Balls e artefice di un prodigio sportivo progettato e coltivato per lungo tempo.

Avete fatto la storia del club. Che serie è stata?

"È stata durissima, contro una squadra veramente di grande valore, allenata benissimo e con giocatori importanti che avevamo come noi l’esperienza dei veterani e la tanta freschezza dei giovani. La nostra è la vittoria di un grande gruppo e di un tifo pazzesco, formato per lo più dai nostri under 20, che ha radunato 500 spettatori nella serata più importante. I nostri ragazzi hanno fatto qualcosa di incredibile: spesso le squadre come questa non sono mai accreditate per vincere e se lo fanno è perché sono un gruppo speciale".

Come avete festeggiato?

"Abbiamo partecipato alla tradizionale paella di fine stagione organizzata dalla società e abbiamo premiato i ragazzi. C’era tutto il paese a raccolta e abbiamo celebrato il successo della serie D, che ha fatto un risultato eccezionale per quelle che erano le prospettive. Quando ti ritrovi con una squadra fatta a costo zero e con tanto potenziale non puoi tirarti indietro e devi provare ad arrivare in fondo".

Quali saranno i prossimi passi?

"Anche se ci stiamo godendo i festeggiamenti siamo già all’opera col diesse Michele Manni, che è il fautore di questa squadra, per capire cosa possiamo fare a livello di budget. Qualcosa andrà cambiato, perché ci saranno da mettere a bilancio dei parametri che non sono quelli della D".

Si possono già fare nomi?

"Non ancora, ma per prima cosa vogliamo mantenere i ragazzi di quest’anno, compatibilmente con le loro esigenze lavorative, vedi l’mvp, ex aequo con Anas Ramzani, Michele Novi, che è il nostro totem. Poi vedremo di trovare una collocazione al gruppo under 20: mi dispiacerebbe disperderlo perché sono ragazzi straordinari per quello che hanno fatto. Li ho allenati per 8 anni e quest’anno avevo sempre 15-16 giocatori ad allenamento. Per me è stato tutto facile per la loro grande disponibilità".

Sembra di capire che lei ci sarà ancora.

"Abbiamo già messo i puntini sulle i con la società. Io non mi impongo mai, sono loro che dicono se vado bene, ma direi che in 8 anni a San Pietro di strada ne abbiamo fatta e ancora ne faremo".

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