Coppa Davis, è una Bologna da record

Più di 29mila i biglietti venduti per vedere gli incontri, quasi il doppio rispetto a quelli di Torino in occasione delle Atp Finals

Migration

di Giovanni Poggi

"Una scommessa stravinta", dice Santori. L’edizione bolognese della Coppa Davis è stata un successo enorme, testimoniato non solo dalla vittoria della selezione azzurra, ma anche dalla grande affluenza di pubblico che, nella cinque giorni di tennis, ha riempito gli spalti dell’Unipol Arena, spingendo Berrettini e compagni verso la finale.

Oltre 28mila i biglietti venduti, più altri mille inseriti all’interno di un pacchetto associato a un servizio turistico in collaborazione con BolognaWelcome, per assistere ad uno spettacolo unico per appassionati e non, che hanno potuto vedere dal vivo i campioni del momento.

"Siamo davvero molto contenti di com’è andata, sia per l’affluenza e l’accoglienza del pubblico, e sia per la risposta organizzativa, logistica e gestionale, che c’è stata attorno a questo evento – commenta Mattia Santori, consigliere comunale con delega ai grandi eventi sportivi –. Dal punto di vista dei numeri, abbiamo registrato dati più che positivi: i biglietti venduti sono stati più di 28mila, quasi il doppio rispetto a quelli di Torino l’anno scorso in occasione delle Atp Finals, ai quali si sono aggiunti i mille acquistati sul portale creato da BolognaWelcome per Fit, che comprendevano, oltre alle partite, un pacchetto associato a una visita turistica e ad altri servizi offerti dalla nostra città. Tutta una serie di numeri che ci fanno ben sperare. Ci aspetta una scommessa lunga 5 anni, ed era importante partire bene: noi, lo abbiamo fatto alla grandissima".

Sotto le Due Torri, la Coppa Davis ha trovato una base solida dove poter mettere le radici per i prossimi 4 anni. Per Bologna, un’altra chance per mostrare, a chi viene da fuori, tutta la sua bellezza.

"Sono stati giorni di grande coinvolgimento e di entusiasmo, una festa per la città: il pubblico è stato caldo, ma molto rispettoso, e i giocatori lo hanno apprezzato. L’obiettivo per l’anno prossimo è fare ancora meglio. Nonostante il poco tempo a disposizione, è stato fatto un grande lavoro, grazie all’aiuto di Fit e di tutti gli enti del territorio: siamo una grande squadra. I sogni che non abbiamo esaudito quest’anno, li esaudiremo nel 2023, ci piacerebbe fare nuove iniziative, per coinvolgere ancora di più Bologna e i bolognesi".

La definisce la "Coppa del sorriso", Claudio Sabatini, patron dell’Unipol Arena, teatro di tutte le sfide. "Un evento bellissimo, che è andato ben oltre le mie aspettative: un successo grandioso, grazie ad un impeccabile gioco di squadra. Grazie all’aiuto di Regione, Comune, Fit, e alla partnership con BolognaFiere, abbiamo raggiunto un risultato a mio avviso eclatante. Abbiamo lavorato alacremente, ma ci siamo divertiti, e nei grandi eventi, non capita spesso. All’Unipol Arena siamo abituati, da un giorno all’altro, al passaggio di artisti, ma oggi, senza la Coppa Davis, abbiamo un po’ di nostalgia. Con questo spirito e con questa collaborazione sul territorio, Bologna può diventare la capitale dell’intrattenimento".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro