Del Bello: "Sempre Avanti, passione senza età"

Il presidente, uno dei più giovani della società centenaria, fa il bilancio del suo primo anno: "Abbiamo battuto il Covid grazie al nostro spirito"

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di Matteo Alvisi

Atleta e allenatore di kick boxe, avvocato, poi vicepresidente e da un anno numero uno della Sempre Avanti: Patrizio Del Bello, 40 anni, traccia il bilancio di questi primi 12 mesi.

Lei è uno dei presidenti più giovani della storica società, come sta andando questa esperienza?

"Un primo anno sicuramente impegnativo, senza chiusure causa Covid, ma ancora con tutte le limitazioni e le paure derivanti. Ora aspettiamo i dati definitivi, ma ci avviamo a chiudere con un calo delle presenze rispetto al periodo pre pandemia che si assesta al 35% e quindi anche un calo dei ricavi della stessa entità, visto che non abbiamo operato aumenti sulle nostre tariffe. Riusciremo forse a chiudere il bilancio in pareggio, il che sarebbe un ottimo risultato".

Un’eredità ‘pesante’ che ha visto presidenti come Gastone Sgargi per decenni al timone della società nata nel 1901, come si sposa ora il connubio fra tradizione e tecnologia?

"Ho sempre sentito l’eredità di Gastone come una grande responsabilità, ma anche come stimolo. Il “presidente partigiano” ci ha lasciati nel 2006, però la sua presenza in palestra è ancora forte. Non raramente qualcuno mi ferma per ricordare cosa faceva Gastone, come avrebbe affrontato un problema e con quale piglio. La sua storia, anche umana e politica, e il suo amore per la Sempre Avanti sono parte della nostra storia, che è una storia di spirito. Lo spirito della Sempre Avanti è “l’essere Sempre Avanti”. Il connubio fra tradizione, innovazione e tecnologia è la formula della modernità. Nell’ultimo anno, a partire dalla mostra fotografica per i 120 anni, abbiamo ricominciato a raccontare la nostra storia, che è la nostra forza. A livello organizzativo un team ha iniziato a lavorare su un nuovo gestionale che ci permette di effettuare in rete tutte le operazioni amministrative e che si interfaccia con un’applicazione con la quale i soci possono prenotare lezioni, pagare mensilità e ricevere tutte le informazioni. Non c’è innovazione o crescita senza la forza della nostra storia".

Il Covid è stata una mazzata per tante società: la Sempre Avanti come è sopravvissuta?

"Il contenimento dei costi è stata una operazione tanto elementare da ipotizzare, quanto difficile da mettere in pratica. Con fatica ci siamo riusciti. Siamo sopravvissuti anche per l’ottimo lavoro svolto negli anni pre pandemia, che ci ha consentito di non trovarci subito in difficoltà.

E siamo sopravvissuti grazie ai nostri collaboratori che sono il nostro cuore pulsante, grazie al rapporto che instaurano con i nostri soci (ora 3mila) e grazie pure allo spirito Sempre Avanti, che scopro ogni giorno insito in chi passa in palestra solo per qualche mese o in chi si allena da noi da 20, 30 o perfino 40 anni. Abbiamo intere famiglie che frequentano la palestra, padri e madri che ora accompagnano i propri figli lì dove loro hanno mosso i primi passi nello sport".

Dal pugilato e thai boxe al fitness e ai tanti corsi che proponete ogni giorno, qual è la vostra ricetta vincente?

"In Sempre Avanti abbiamo una ricetta di tre ingredienti: benessere e miglioramento della condizione psicofisica, allontanamento dell’infortunio e divertimento. Sono le principali ragioni per cui si va in palestra".

Lei fa l’avvocato, come sposa la sua professione con la carica di presidente?

"L’avvocato penalista è una delle professioni più impegnative e di responsabilità che esistano. Non posso negare che il ruolo di presidente abbia sottratto tempo alla mia professione, e sarebbe una mezza verità non confessare che il sabato e la domenica siano sempre stati i giorni migliori nei quali rifugiarsi in studio, per scrivere atti o preparare processi. L’altra metà della verità è che ho la fortuna di lavorare in uno dei migliori studi di diritto penale a Bologna, lo Studio Gamberini, e chi si affida a me sa che posso contare sul lavoro di squadra con alcuni dei migliori avvocati in città".

Obiettivi e programmi?

"Il prossimo anno dovrà essere l’anno della nuova normalità, in cui occorre cessare i paragoni con la realtà pre 2020 e capire quali sono i nuovi numeri e le nuove esigenze dello sport. Abbiamo due sfide importanti sugli spazi, le palestre dentro lo stadio dall’Ara e quelle nel parco del Dlf. Chi vive a Bologna sa che entrambe le aree saranno oggetto di importanti progetti di riqualificazione, restyling dello Stadio e acquisizione del parco del Dlf da parte del Comune, con un ingente investimento. Dobbiamo giocarci bene queste due partite per dare finalmente alla Sempre Avanti una sede sicura".

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