
Fortitudo, la più amata della A2 Suo il record di pubblico e incassi
di Filippo Mazzoni
Il primato della Fortitudo. In attesa di capire se potrà risalire la china, dopo il successo su Nardò, l’Aquila incassa con soddisfazione i dati elaborati dalla Lega Nazionale Pallacanestro.
Fortitudo prima per spettatori complessivi (25.430), media gara (4.238), incasso globale (408.939 euro) e incasso medio per gara (68.157). Per capire quanto sposti, la passione Fortitudo, basta dare un’occhiata alla top five delle presenze. Al secondo posto c’è Udine, che arriva a 2.787 spettatori di media.
E’ una Fortitudo che arriva così con il cuore più leggero al confronto di domenica, al PalaDozza, con San Severo.
A Lecce la Effe ha centrato quello che possiamo definire un successo di squadra. Mancava la punta di diamante Pietro Aradori, il miglior marcatore e così per arrivare al successo tutti hanno dato quel qualcosa in più necessario per battere Nardò.
Bene in difesa, ma benissimo in attacco con una ritrovata fluidità che ha portato 5 giocatori in doppia cifra. L’assenza dell’ala bresciana, ha fatto si che in un momento di difficoltà, senza un giocatore fondamentale, la squadra si sia compattata e tutti abbiano preso le proprie responsabilità facendo un passo in avanti, mettendo il noi davanti all’io e contribuendo in maniera determinante a una vittoria che potrebbe aver sbloccato la Effe.
"Vedere così tanti tifosi che ci hanno seguito in una sfida infrasettimanale a Lecce ci riempie il cuore e ci spinge a dare il 110 per cento – conferma nel post Nardò capitan Matteo Fantinelli – senza Aradori sapevamo di dover dare di più, questa vittoria è solo un primo tassello, vogliamo mettere ancor più impegno in difesa. Partita della svolta? Ci serve solo un po’ di tranquillità in più, speriamo di aver superato il blocco delle trasferte".
Parole chiare quelle del capitano che nello spogliatoio come in campo si conferma come una pedina fondamentale. Top-scorer della sfida Thornton, chiamato a prendersi ancor più responsabilità, efficace sui due lati di campo Italiano, è piaciuta l’ottima prova di Barbante solido in attacco, ma anche a rimbalzo. Una citazione di merito va infine per Alessandro Panni: con Nardò si è visto il giocatore, solido, preciso al tiro, determinante che si era finora visto solo a sprazzi in questi primi mesi di campionato. Alla fine con Nardò anche Cucci, meno brillante del solito e Paci, pochi minuti ma tanto impegno hanno messo il proprio mattoncino. Se vogliamo trovare un aspetto negativo, l’unica nota stonata, non è una novità, è arrivata dalla prestazione di Steven Davis. In campo 20’ il lungo americano ha prodotto 4 punti apparendo spesso e volentieri avulso dal gioco della squadra.