Gol, assist e contratto: Svanberg vuole tutto

Dopo la rete con il Verona si comincia già a parlare di rinnovo. Lo svedese è in scadenza nel 2023 e il club vorrebbe blindarlo

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di Marcello Giordano

Trasformare rabbia e frustrazione in benzina: ecco il passo tutt’altro che banale compiuto da Mattias Svanberg che ora vuole prendersi tutto: il Bologna e un ruolo da potenziale top player.

Trasformare l’attesa in rinnovo di contratto: per blindare il ragazzo e non rischiare di perdere nel prossimo futuro a prezzo di saldo un calciatore atteso e accompagnato in un percorso di crescita che pare giunto al momento della svolta: ecco l’obiettivo del Bologna, che entro fine mese incontrerà il ragazzo e il suo agente per discutere il prolungamento del contratto (in scadenza nel 2023) con corposo adeguamento (da 600mila euro a circa 1 milione).

Il giorno dopo Bologna-Verona, la scena è tutta per Mattias Svanberg. E’ lui l’uomo partita con il Verona. Di più: "Sono pronto per diventare un grande giocatore", dice dopo il triplice fischio del match con l’Hellas.

Proprio lui lui che doveva essere l’uomo mercato del Bologna, dopo l’ultimo campionato da 5 reti e 2 assist che lo aveva visto in rampa di lancio. Convocato in nazionale, pareva pronto per un ruolo da protagonista agli Europei, ma la positività al Covid ha rovinato tutto. Niente presenze nella rassegna continentale, nessuna offerta irrinunciabile dal mercato, dopo gli abboccamenti con il Milan (a gennaio) e con il Napoli, in estate.

"E’ stata dura, mentalmente quello che è accaduto non è stato facile da affrontare".

Dura anche perché il tutto ha influito sulla sua condizione fisica, con la preparazione parzialmente saltata, complici Covid e vacanze post Europeo. Solo un’offerta da 8 milioni da parte dell’Atalanta: porte chiuse, a Casteldebole, nonostante un contratto in scadenza nel 2023.

E Svanberg non ha forzato la mano. Il centrocampista con il vizio del gol è stato in grado di ricominciare da capo. Anche per merito della famiglia e della fidanzata, Alice Magnusson, attaccante esterno del Bologna femminile.

"Dopo l’Europeo siamo andati in vacanza: due settimane in Svezia e una in Grecia. Abbiamo ricaricato le pile e ci siamo allenati insieme. D’altronde lei da attaccante fa più gol di me".

Mattias sta imparando l’arte e pure a metterla al servizio della squadra. Al servizio della squadra e del Dall’Ara. Perché Svanberg ha feeling con lo stadio di casa: sono sette i suoi gol totali con la maglia rossoblù, tutti realizzati tra le mura amiche. Di più: è il secondo centrocampista più giovane in serie A con almeno 7 gol e sette assist dopo Kulusevski (suo amico e con lui ha condiviso il Covid in nazionale), che però è più attaccante di lui.

Si aggiunga che l’ex Atalanta e Parma è stato pagato più di 30 milioni dalla Juventus e si capisce perché il rinnovo di contratto diventerà nodo cruciale nel prossimo futuro: per Svanberg e per il Bologna. Nell’attesa, luci a San Siro: quella San Siro che sarebbe potuta essere sua e potrebbe prendersi sabato sera contro l’Inter. Magari con il primo squillo lontano dal Dall’Ara, in un teatro per grandi giocatori: esattamente ciò che Svanberg punta a diventare.

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