La Fortitudo resta ai box con Venezia: è fuori

La squadra di Repesa quasi mai in partita e troppo fallosa: Benzing espulso per due antisportivi tra le proteste del pubblico

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FORTITUDO

67

REYER VENEZIA

95

FORTITUDO : Ashley 8, Gudmundsson 9, Aradori 7, Mancinelli 4, Pavani ne, Procida 7, Benzing 5, Manna ne, Richardson 16, Baldasso 1, Groselle 10. All. Repesa.

REYER VENEZIA: Stone 3, Tonut 9, Daye 7, Denicolao 2, Sanders 8, Phillip 12, Echodas 19, Mazzola, Brooks 14, Cerella, Vitali 6, Watt 15. All. De Raffaele.

Arbitri: Sahin, Grigioni, Pieratozzi.

Note: parziali 14-20; 31-43; 46-75. Tiri da due: 1531; 1827. Tiri da tre: 729; 927. Tiri liberi: 1627; 3242. Rimbalzi: 42; 31.

di Massimo Selleri

Con questa sconfitta la Fortitudo viene matematicamente eliminata dalla SuperCoppa con la gara di domani contro Reggio Emilia che non varrà nulla almeno per i biancoblù. Togliendo immediatamente un dubbio, che ha continuato ad aleggiare sul PalaDozza anche a partita finita, si spiega il motivo di questa larga sconfitta subita dalla Effe. Sul finire del secondo quarto Robin Benzing viene espulso avendo commesso due antisportivi. Il secondo è sacrosanto, ma sul primo, commesso a inizio gara, qualche dubbio c’è. Stranamente entrambi gli arbitri decidono di non utilizzare l’ausilio del video e questo fa ulteriormente imbestialire i 1500 del PalaDozza. In effetti l’Aquila commette una marea di falli e il motivo non è nel metro dei fischietti, ma in una preparazione iniziata in ritardo per buona parte della truppa biancoblù con i giocatori di Venezia che, in campo, scappavano da tutte le parti. Una disparità che va ad aggiungersi alla diversa qualità dei due roster che, in questo momento, non è indifferente. Senza Matteo Fantinelli la formazione allenta da coach Jasmin Repesa non ha un playmaker, o meglio ci sarebbe Jon Gudmundsson che, però, non può allenarsi nella lettura delle difese dato che all’appello manca anche Leonardo Totè e, quindi, in palestra un 5 contro 5 con i primi dieci giocatori non si può fare e così è difficile pure compattarsi e provare a reagire di squadra alle difficoltà. Il combinato disposto di questo bollettino è che al fine del terzo quarto il tabellone indica il – 29 (46-75). Una vera Caporetto dove non ci sono colpevoli, semplicemente c’è una squadra che non è ancora pronta per giocare una partita ufficiale. Lo sarà tra 16 giorni quando la Effe giocherà la prima partita di campionato contro Reggio Emilia? Vista la faccia di Repesa a fine partita probabilmente si, ma in queste due settimane abbondanti la squadra dovrà svolgere un corso accelerato.

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